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Covid, la storia di Domenico: "Sa tutto di uova marce e di benzina"

Covid

Domenico ha raccontato la sua storia riguardo i sintomi del Long Covid. Da poco ha iniziato a sentire odori e sapori, ma non era ciò che si aspettava

Una storia triste ma che fa riflettere. Domenico, un giovane studente universitario sta sperimentando sulla sua pelle i terribili sintomi del Long Covid. Dopo la guarigione ha continuato a non senitre sapori e odori.

La storia di Domenico, un ex caso di Covid mai del tutto guarito

La storia è stata riportata dal quotidiano “Repubblica” e si tratta di uno studente universitario di Palermo impegnato anche con il servizio civile. Domenico non è un no vax, non lo è mai stato. Immunizzato a giugno con il vaccino monodose Johnson&Johnson ha contratto comunque il virus e non in forma lieve. Domenico è stato positivo per un mese e dopo la guarigione ha continuato ad avere i sintomi della malattia.

A causa del Covid, Domenico, mangia e beve uova marce e benzina

La storia di Domenico vuole essere un incentivo per gli scettici a vaccinarsi e un grido per tutti, ossia: “Indossate le ca**o di mascherine”. Il giovane ha documentato ogni suo sintomo sui Social Network ed oltre a parlare degli strascichi riguardo le difficoltà respiratorie ha detto che una cosa terribile è quella di aver perso completamente sapori e odori per mesi. Solo qualche settimana fa ha iniziato ad annusare ed assaporare qualcosa, ma non era ciò che si aspettava. Domenico ha infatti affermato di “mangiare uova marce e bere benzina”. Ovviamente tutto questo è relativamente metaforico, perchè se è vero che non mangia e beve realmente uova marce e benzina, è anche vero che tutto ciò che mette in bocca ha quell’odore e quel sapore lì.

I sintomi del Long Covid non spaventano i no vax

La storia di Domenico però non ha toccato gli animi degli scettici, anzi. La comunità no vax non è stata nè comprensiva nè gentile con il giovane universitario. Sui suoi Social, dopo aver provato a sensibilizzare, con la sua storia, l’uso della mascherina e l’importanza del vaccino, si è beccato più insulti del solito. Tutto questo ha portato il ragazzo a non scrivere più nulla e affidarsi però a qualcosa di più grande: i giornali.