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Covid, la strategia di Usa e Regno Unito: un vaccino all'anno in autunno

Come verrà affrontato il Covid in futuro?

In tema di lotta al Covid si sta delineando la strategia di Usa e Regno Unito per affrontare il problema: un vaccino all'anno e solo in autunno

In tema di lotta al Covid si delinea in questi giorni una precisa strategia di Usa e Regno Unito ed è una strategia che sembra puntare dritta alla somministrazione di  un vaccino all’anno in autunno. Perché nell’autunno? Perché è la stagione che “introduce” ai rigori dell’inverno ed alle recrudescenze virali. Da quanto si apprende grazie ad un articolo di Repubblica in ordine a questa scelta effettuata dai due paesi soltanto ai soggetti fragili verrà raccomandato un richiamo in primavera.

La strategia di Usa e Regno Unito sul Covid

Il dato empirico è quindi che sul coronavirus i due paesi hanno già studiato il protocollo che potrebbe riguardare presto anche l’Ue. E si tratta, sempre secondo Repubblica, di un protocollo su cui si è pronunciato con favore l’immunologo Andrea Cossarizza. Ha spiegato lo studioso al quotidiano fondato da Eugenio Scalfari: “È la strada giusta anche per l’Italia, ormai abbiamo raggiunto un alto livello di immunità di popolazione”. 

Autunno stagione “canonica” contro il virus

In buona sostanza l’autunno potrebbe diventare presto la stagione canonica del vaccino contro il Covid, una caratteristica che il periodo post estivo aveva già in ordine ai virus influenzali. Sarà quindi sufficiente una singola inoculazione all’anno che abbia il timing cruciale di essere fatta alle porte dell’inverno che è “la stagione più confacente alle infezioni respiratorie”. Solo a chi è fragile e compromesso a livello immunitario sarà consigliato il bis in primavera. E sulla scorta degli alti tassi di immunizzazione la strada del vaccino ogni dodici mesi è la direzione che stanno prendendo Stati Uniti e Gran Bretagna.

La via che seguirebbe l’Ue

E in Europa? Già a settembre 2022 l’esecutivo Ue aveva suggerito di “sviluppare da subito programmi nazionali per individuare quali preparati dovrebbero essere utilizzati e per quali gruppi di popolazione” ma senza dare un preciso riferimento temporale e sulla metodologia di somministrazione.