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Covid, La Vecchia: "Siamo nella quinta ondata ma abbiamo un vantaggio rispetto agli altri paesi"

La Vecchia quinta ondata

La Vecchia fa il punto sulla quinta ondata e spiega come l'Italia può sfruttare il vantaggio che ha rispetto ad altri paesi europei. 

L’epidemiologo della Statale di Milano Carlo La Vecchia ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica in Italia con un focus sulla Lombardia, parlando di quinta ondata ma allo stesso tempo della possibilità di evitare la zona gialla.

La Vecchia sulla quinta ondata

Intervistato dal Corriere della Sera, l’esperto ha spiegato che di fatto è in corso la quinta ondata, iniziata intorno a metà ottobre dopo la discesa della quarta che si era sviluppata in estate con la variante Delta. Rispetto agli altri paesi europei, però, l’Italia ha un vantaggio grazie al quale si può sperare di chiudere l’inverno restando sotto i parametri che causerebbe la zona gialla. Questo perché stiamo beneficiando dello scudo offerto dai vaccini che, dopo quattro mesi, “sappiamo perdano un po’ di efficacia“.

Di qui l’importanza di effettuare la terza dose, che secondo lui andrebbe permessa anche a quattro mesi dopo la seconda e non a sei come è attualmente. “Il richiamo funziona benissimo e riporta la protezione al massimo livello, però mi sembra che ancora non ci sia la coscienza di quanto sia importante farlo al più presto“, ha sottolineato.

La Vecchia sulla quinta ondata: “Ricoveri non gravosi su SS”

Per quanto riguarda l’aumento dei casi, La Vecchia ha affermato che siamo lontani da ciò che accadde lo scorso autunno, che la maggior parte dei contagi nei vaccinati evolve in malattia moderata e che il carico sui servizi sanitari non è ancora gravoso.