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Covid, Locatelli: "Grave errore far circolare il virus"

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Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha spiegato che è un grave errore far circolare il virus.

Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ha spiegato che è un grave errore la decisione di far circolare il virus e che non si dovrebbe neanche ipotizzare in una situazione epidemiologica come quella di questo momento.

Covid, Locatelli: “Grave errore far circolare il virus”

Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, in un’intervista al Corriere della Sera, ha spiegato che in una situazione epidemiologica come questa non si dovrebbe neppure ipotizzare di poter lasciare libero il virus. “Studi autorevoli dimostrano che anche gli asintomatici contribuiscono alla sua diffusione” ha dichiarato, spiegando che bisogna indossare le mascherine quando è raccomandato e indicato negli spazi chiusi, come sui mezzi di trasporto, e anche all’aperto quando si creano degli assembramenti. “La circolazione virale è aumentata, l’occupazione dei letti nelle aree mediche e, in minor misura, nelle rianimazioni è cresciuta. Le agenzie europee Ema e Ecdc, inserendosi nel solco tracciato dall’Italia (che già offriva il secondo richiamo a ultra 80enni e a 60-79enni con patologie concomitanti) si sono orientate a indicarla ai 60enni, anche sani, e a tutti i fragili in ogni età” ha aggiunto l’esperto.

Covid, Locatelli: “Abbiamo numeri in crescita”

Secondo Locatelli è meglio non aspettare i nuovi vaccini aggiornati. “La risposta immunitaria generata dai vaccini oggi disponibili protegge largamente da malattia grave o pericolosa per la vita. Non ritardiamo una copertura aspettando i nuovi vaccini bivalenti, contenenti anche il ceppo virale oggi circolante oltre a quello originario. Sarebbe un grande errore” ha spiegato. Per quanto riguarda i ricoveri in ospedale, Locatelli ha spiegato che “abbiamo numeri in crescita“. Ha aggiunto che in molti ospedali sono state attivate o saranno presto attivate le unità di crisi per essere pronti a incrementare i posti letto nei reparti Covid.