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Covid, lotta ai no vax in corsia: aumenta il numero delle sospensioni del personale sanitario

La lotta dei no vax: sempre maggiori le sospensioni

Aumenta il numero dei no vax in corsia sospesi dal lavoro: da quelli convinti ai non vaccinati per problemi di salute.

É da mesi ormai che i no vax in corsia, e non solo, sono stati avvertiti delle possibili conseguenze in ambito lavorativo in caso di mancata vaccinazione anti-covid. Nelle ultime settimane il personale sanitario al lavoro nelle strutture pubbliche o convenzionate, che ha scelto di ignorare l’obbligo, se così vogliamo definirlo, di vaccino ha subito le prime pesanti sanzioni.

Covid, la lotta ai no vax in corsia: centinaia le sospensioni dal lavoro 

Dalle rispettive Asl di competenza gli interessati stanno ricevendo avvisi di sospensione dal lavoro senza stipendio. Si tratta già di centinaia i provvedimenti emessi, validi da nord a sud, per la violazione dell’articolo 4 del decreto legge numero 44 del 2021, ossia per l’inosservanza dell’obbligo vaccinale anti-covid per il personale sanitario. Ovviamente stimao parlando per lo più di operatori socio sanitari, tuttavia non mancano all’appello medici e infermieri.

C’è da dire che queste sospensioni sono arrivate a seguito di un invito dell’Asl agli ospedali con un elenco dei dipendenti non vaccinati, nel quale invito prima di tutto si rigettavano le loro tesi difensive e poi i no vax venivano esortati alla vaccinazione.

Le direzioni sanitarie hanno osserrvato con attenzione i vari ricorsi e hanno fatto scattare le punizioni per i soggetti le cui risposte sono state giudicate non idonee.  Per fare un esempio, in ordine di tempo, c’è il caso dell’Usl Umbria 2 che, a partire dal 16 agosto, ha sospeso sette persone tra infermieri e operatori socio-sanitari che operano nelle strutture del territorio per non essersi vaccinati contro il Covid.

Covid, la lotta ai no vax in corsia: centinaia le sospensioni dal lavoro, ma non tutti sono d’accordo

Oppure per per fare un altro esempio in tutta la Sardegna, tra il personale che opera nelle strutture pubbliche e private, sono ben oltre 700 i lavoratori che non hanno ricevuto il vaccino anti Covid-19, motivo per il quale nei giorni scorsi sono stati presi provvedimenti. Di fronte ad essi, non sempre i lavoratori sospesi prendono bene la decisione a loro imposta: ad esempio, e a Cagliari, all’ospedale Brotzu, una dipendente ha deciso di presentarsi al lavoro senza vaccino, nonostante la sospensione. Purtroppo, è stato necessario chiamare i carabinieri.

Covid, la lotta ai no vax in corsia: centinaia di sanitari non vaccinati senza stipendio in tutta Italia

Un situazione questa che si sta creando tra gli operatori sanitari molto pesante, soprattutto tenendo in considerazione che per tutti i sospesi dal lavoro è bloccata anche la loro retribuzione. Quest’ultima potrà essere revocata non appena i no vax provvederanno alla vaccinazione con il ciclo completo. C’è, in effetti, da sottolineare un dato non indifferente: a seguito dei primi provvedimenti, molti no vax hanno deciso di vaccinarsi come confermano alcuni dati di varie Asl.