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Covid, Magrini (Aifa): "Vaccino Novavax arriverà il 24 febbraio"

Novavax

Nicola Magrini, direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, ha annunciato che il vaccino Novavax arriverà il 24 febbraio.

Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, ha annunciato che il vaccino Novavax arriverà il 24 febbraio.

Covid, Magrini (Aifa): “Vaccino Novavax arriverà il 24 febbraio”

Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), ha parlato del vaccino Novavax, rispondendo a tutti i quesiti sollevati negli ultimi giorni. “Novavax è in arrivo, dovrebbe arrivare il 24 di questo mese e essere disponibile” ha dichiarato. Un nuovo passo nella lotta contro il Covid. Il 24 febbraio arriverà un “vaccino proteico, come quelli antinfluenzali“. Secondo l’esperto questo vaccino potrebbe arrivare a convincere anche gli “indecisi” e i no vax, in quanto si basa sulle “proteine ricombinanti“, che sono già state usate per decenni negli altri vaccini. “Sarà una piccola integrazione rispetto agli altri vaccini a mRna. Alcuni che sembrano preferirlo, quindi Novavax sarà presto un’opzione per un milione o due di persone che vogliono comunque vaccinarsi” ha dichiarato Magrini, sottolineando che più avanti arriverà anche Valneva, che ha una tecnologia più vecchia. 

Covid, Magrini: “Andiamo verso la normalità”

Magrini, alla presentazione del “Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti Covid-19“, ha spiegato che grazie anche ai buoni risultati della vaccinazione stiamo “andando verso la normalità, più preparati di prima“. L’andamento della curva epidemica continua ad essere in discesa, per cui sarà “una stagione primaverile-estiva in assenza di una forte circolazione virale“. Il quarto vaccino, di conseguenza, “non sarà una quarta dose ma un richiamo, speriamo annuale“, ha dichiarato l’esperto.

Covid, Magrini: “L’efficacia dei vaccini è andata meglio del previsto”

L’efficacia di questi vaccini è andata anche meglio del previsto, rispetto al fatto che si siano scoperti così in fretta, che il dato degli studi sia stato del 95% di efficacia e che sia stato confermato nel 1° trimestre di utilizzo reale. C’è stata poi una lenta graduale perdita di efficacia anche per una variante che l’ha parzialmente ridotta” ha dichiarato Magrini