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A partire da febbraio un nuovo vaccino arriverà in Italia. Si tratta di Nuvaxovid prodotto dalla casa farmaceutica Novavax. Stando a quanto si apprende, a “tracciare la strada” sarà la regione Lazio che ha già predisposto ben 15 hub vaccinali, 7 dei quali nella sola Capitale.
Novavax in Italia, come funziona
Stando a quanto viene spiegato dalla testata “Il Messaggero”, a differenza di vaccini quali Pfizer e Moderna, Novavax non opera servendosi della tecnologia a mRNA, ma introduce direttamente nel nostro corpo la proteina Spike inducendo quindi il nostro organismo a rispondere per “via diretta”. Secondo quanto viene reso noto inoltre da alcuni studi condotti nel Regno Unito, Stati Uniti e Messico, il vaccino presenta un’efficacia del 90%.
Novavax in Italia, Vezzoni: “Potrebbe offrire una protezione più duratura”
Nel frattempo stando a quanto informa Paolo Vezzoni dell’istituto di ricerca genetica e biomedica del Consiglio Nazionale delle ricerche, parlando di Novavax ha evidenziato come questo tipo di vaccino potrebbe dare una maggiore protezione. Sentito da AGI ha affermato: “i vaccini in distribuzione, che si basano sulla tecnologia a mRNA, non sembrano in grado di schermare completamente l’organismo dalla variante Omicron. Forse una piattaforma differente, come quelle a base di proteine, potrebbe offrire una protezione più duratura”.
Novavax in Italia, Vezzoni: “L’efficacia del vaccino dipende dal tipo di risposta immunitaria”
Sempre l’esperto, spiegando nel dettaglio il funzionamento di Novavax, ha poi precisato: “Pfizer e Moderna introducono nelle cellule l’Rna virale, che stimola la produzione di proteina spike virale, mentre i vaccini di tipo tradizionale, come Novavax, introducono direttamente la proteina, che attiva la riposta immunitaria. L’efficacia del vaccino dipende anche dal tipo di risposta immunitaria elicitata dal vaccino stesso”.