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Via libera del Cdm al decreto: Italia rossa o arancione fino al 30 aprile

Covid nuovo decreto

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo decreto. L’italia continuerà a rimanere rossa o arancione fino al 30 aprile.

Italia ancora arancione o rossa dal 7 aprile fino a fine mese e per l’esattezza fino al 30. Lo ha stabilito il Consiglio dei Ministri che ha approvato il nuovo decreto che ha esteso molte delle restrizioni entrate in vigore prima di Pasqua. Tra le novità il via dello svolgimento dei concorsi pubblici dal 30 maggio 2021. Altro cambiamento importante previsto con il nuovo dl sarà l’apertura degli istituti scolastici anche in zona rossa per gli studenti fino alla prima media. “Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi” – riporta la bozza del decreto.

Covid, via libera del nuovo decreto

Se da un lato molte restrizioni previste dal precedente decreto sono state confermate, dall’altro lato in questo nuovo Dl troviamo diverse novità. Non solo la scuola che potrà riaprire fino agli studenti in prima media, ma anche i concorsi pubblici che potranno riprendere in presenza a partire dal 3 maggio 2021. In particolare per ciò che riguarda le scuole ai governatori delle regioni e delle province autonoma non sarà consentito porre la deroga a tali disposizioni in materia scolastica.

I Presidenti delle regioni potranno tuttavia far instaurare dei lockdown localizzati territorialmente “nelle province in cui l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti o nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determina alto rischio di diffusività o induce malattia grave”, si legge dalla bozza. Tra le conferme troviamo inoltre i parametri che definiscono le zone rosse, confermate infine le zone bianche.

Nuove regole per sanitari no vax

Un’altra importantissima novità riguarda tutti gli operatori sanitari che scelgono di non vaccinarsi contro il Covid. Per tutti questi soggetti è prevista la sospensione dello stipendio e la destinazione verso altra mansione. La bozza del decreto riporta in questo senso: “La vaccinazione costituisce requisito essenziale all’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati”. Sempre per quanto riguarda gli operatori sanitari è stato introdotto uno “scudo penale” che li tutela da eventuali effetti collaterali prodotti dal vaccino salvo casi di colpa grave.

Regole per le visite a parenti e amici

infine le regole che riguardano eventuali visite a parenti ed amici. Queste ultime non saranno consentite, mentre le consuete regole già note rimangono in vigore in zona arancione e comunque all’interno del territorio comunale.