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Covid, Pregliasco: "Green pass almeno fino a giugno, inverno 2023 a rischio"

quarta dose pregliasco

Secondo Pregliasco il green pass dovrebbe rimanere in vigore almeno fino a giugno: l'eventuale stop andrà valutato sulla base dei contagi.

Il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco ha dichiarato che la discesa della curva dei contagi autorizza a rimuovere le restrizioni ma non il green pass: secondo lui l’obbligo di possederlo per accedere a determinate attività dovrebbe rimanere in essere fino a giugno.

Pregliasco: “Inverno 2023 a rischio”

Intervistato da La Stampa, l’esperto ha dichiarato che “in Italia c’è molta voglia di finirla con le misure e tanti messaggi di questi giorni vengono interpretati come un liberi tutti, mentre ogni giorno è ancora come se cadesse un aereo per i tanti morti che si registrano“. Per questo occorre spiegare che la fine dello stato di emergenza fissata per il 31 marzo 2022 dovrà comportare una maggiore responsabilizzazione dei cittadini.

Di qui l’importanza di procedere per gradi salvaguardando la vaccinazione, i richiami e preparandosi all’endemizzazione del virus tenendo in considerazione che “l’estate magari sarà tranquilla ma l’inverno prossimo sarà certamente a rischio“.

Pregliasco sul green pass

Per quanto riguarda il green pass, per cui si sta spingendo per un’eliminazione già ad aprile, a suo dire serve prudenza. “Non deve durare per sempre ma almeno fino a giugno sì, poi si vedrà in base all’andamento epidemiologico“, ha sottolineato. Tutto dipenderà dalla stabilità della variante Omicron: la sottovariante (Omicron 2) già esiste e nuove mutazioni sono possibili: resta da vedere se andranno verso un’attenuazione della pericolosità del virus».