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Covid, Pregliasco lancia l'allarme in vista del Natale: "Rischio 30mila casi. Accelerare su terze dosi"

Covid Pregliasco Natale

Il virologo Fabrizio Pregliasco ha messo in guardia gli italiani in vista del prossimo Natale. Potremo rischiare 30mila casi al giorno.

Il Natale del 2020 era stato segnato da tante rinunce. La campagna vaccinale era infatti partita alla fine dell’anno e in quel periodo la crescita della curva dei contagi correva veloce. La domanda che ci si pone è: come festeggeremo le festività quest’anno? a prevedere come potrebbe evolversi la situazione nelle prossime settimane è il virologo Fabrizio Pregliasco che, sentito da ANSA, ha previsto che i casi potrebbero addirittura salire con un ritmo di 30mila al giorno. 

Covid Pregliasco Natale, “Rischiamo 30mila casi al giorno in tre o quattro settimane”

Secondo l’esperto, nonostante la campagna vaccinale prosegua ormai senza sosta, non è tempo di abbassare la guardia. A questo proposito ha spiegato che serve una maggiore consapevolezza del pericolo a cui sta andando incontro. Ha dunque chiesto che venga rivisto il “green pass adottando il modello 2g – ovvero con un accesso solo ai vaccinati o guariti nei luoghi di ricreazione, ma mantenendo la possibilità del tampone per andare al lavoro – e avere una maggiore consapevolezza del pericolo mantenendo alta l’attenzione sulla limitazione dei contatti”. 

Covid Pregliasco Natale, “Porre restrizioni per i non vaccinati non è risolutivo”

Ad ogni modo Pregliasco in un suo precedente intervento ad Adnkronos Salute ha affermato che mettere restrizioni destinate a non vaccinati non risolve la situazione: “Porre restrizioni solo per i non vaccinati […] non è risolutivo. E qui è dura perché per ottenere dei buoni risultati lo sappiamo cosa si dovrebbe fare: provvedimenti restrittivi generalizzati. Tutto il resto è una mediazione”. 

Covid Pregliasco Natale, “Estendere obbligo vaccinale ad altre categorie”

Infine intervenuto ad Open ha affermato che, invece di estendere l’obbligo vaccinale a tutta popolazione potrebbe essere esteso ad altre categorie: “Più che all’obbligo vaccinale per l’intera popolazione penso sia ipotizzabile l’estensione dell’obbligo ad altre categorie oltre a quello deciso per il personale medico-sanitario, accelerando sulle terze dosi. Poi, in parallelo, credo sia essenziale tentare di incrementare anche le prime dosi. Non arriveremo all’immunità di gregge, l’andamento del Coronavirus sarà endemico, ma il punto è che più togliamo spazio al virus e meglio riusciremo a conviverci”.