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Covid, protesta dei gestori luna park: bloccata tangenziale di Torino

Crisi Covid, protesta dei gestori dei luna park bloccata la tangenziale di Torino

Nella giornata di venerdì 30 aprile si è assistito ad una protesta degli esercenti dei luna park e dei circhi che chiedono di poter riaprire.

I gestori dei circhi e i giostrai hanno deciso di bloccare la tangenziale di Torino per far sentire la propria voce. In questo modo, infatti, sperano di essere ascoltati e riaprire le loro attività dopo ben 13 mesi di chiusura.

Covid, la protesta degli esercenti di circhi e luna park

Nella giornata di venerdì 30 aprile si è assistito ad una protesta degli esercenti dei circhi e giostrai che chiedono di poter finalmente riaprire dopo ben 13 mesi di chiusura. Al fine di contrastare la diffusione del coronavirus, infatti, il governo ha deciso di chiudere varie attività, tra cui proprio quelle delle giostre e circhi.

Una situazione che porta i lavoratori di questo settore a dover fare i conti con delle inevitabili ripercussioni dal punto di vista economico. Da qui la decisione di protestare, bloccando le tangenziali. Ben 98 mezzi, quindi, hanno viaggiato a passo d’uomo, per circa 7 ore, lungo la tangenziale. In questo modo si sono creati chilometri di coda.

Covid, le attività chiedono di riaprire

Il Coronavirus è entrato a far parte delle nostre vite oltre un anno fa e ancora oggi sono tante le persone che si ritrovano purtroppo a dover fare i conti con una grave crisi finanziaria. Molte sono le categorie colpite da questa situazione, come proprio quelle degli esercenti dei circhi e giostrai.

Proprio per questo motivo hanno deciso di protestare, chiedendo di poter finalmente aprire. Stando alle ultime disposizione del governo a guida Draghi, ricordiamo, non possono riaprire fino al prossimo 1 luglio. Gli addetti ai lavori, pertanto, chiedono di poter riaprire prima, ovviamente con la massima sicurezza.

Covid, la richiesta degli addetti ai lavori

“Siamo costretti a creare qualche disagio perché il Governo si attivi per affrontare la situazione con approccio razionale e fondato sui dati. È inspiegabile la penalizzazione di questa attività all’aperto rispetto a tutte le altre categorie commerciali e sportive”, ha fatto sapere Ferdinando Uga, presidente nazionale Anevs-Agis.

Luna park e circhi: rischio fallimento?

“La decisione di posticipare la nostra riapertura al 1° luglio è una condanna al fallimento per centinaia e centinaia di imprese“. Per questo, ha aggiunto Uga: “Chiediamo di poter tornare a lavorare in sicurezza: dobbiamo tornare a far sorridere e a portare spensieratezza al nostro pubblico di giovani, famiglie e bambini”