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Covid, quali regioni sono a rischio zona gialla dal 30 agosto?

Covid, le regioni a rischio zona gialla

Sembra probabile che alcune regioni passeranno alla fascia gialla da lunedì 30 agosto a causa dei dati relativi al Covid-19.

Da lunedì 30 agosto alcune regioni potrebbero passare in zona gialla. Stando ai parametri definiti nel decreto di luglio (10% di occupazione delle terapie intensive, 15% per i reparti ordinari e un’incidenza di più di 50 nuovi casi alla settimana ogni 100mila abitanti), è probabile il passaggio di fascia della Sicilia, che supera tutte e tre le soglie. In dubbio Calabria e Sardegna, che ne sforano due.

Covid, le regioni a rischio zona gialla: probabile il passaggio della Sicilia

L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) ha indicato che, al 25 agosto, la Sicilia ha un’occupazione delle terapie intensive pari all’11%. Quella delle aree mediche è invece salita al 20%. Per quanto riguarda l’incidenza, tra l’11 e il 24 agosto si è attestata a 344 casi positivi per 100mila abitanti, secondo i dati Gimbe.

I dati epidemiologici di martedì 24 agosto, giorno a cui fa riferimento il monitoraggio settimanale, hanno segnalato che “nonostante l’aumento dei posti disponibili ufficiali nei reparti ordinari e in quelli di terapia intensiva, la Sicilia è oltre le rispettive soglie del 15% e 10% per occupazione di posti e quindi, a rigore, dovrebbe essere dichiarata zona gialla venerdì 27 agosto, con entrata in vigore effettiva lunedì 30 agosto”, come spiegato dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le applicazioni del calcolo M. Picone del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche).

Covid, le regioni a rischio zona gialla: rischiano Sardegna e Calabria

In Sardegna, i ricoveri nei reparti ordinari si attestano al 14%, al 12% quelli nelle terapie intensive. Tra l’11 e il 24 agosto, l’incidenza rilevata è stata di 296 casi positivi per 100mila abitanti.

In Calabria, invece, i ricoveri nei reparti ordinari si attestano al 15%, al 7% quelli nelle terapie intensive. Tra l’11 e il 24 agosto, l’incidenza rilevata è stata di 175 casi positivi per 100mila abitanti.

Covid, le regioni a rischio zona gialla: per tre aree, terapie intensive allo 0%

Tre aree hanno un’occupazione delle terapie intensive pari allo 0%. Una di queste è la Valle d’Aosta, che nei reparti ordinari registra il 4% e ha un’incidenza di 101 casi positivi per 100mila abitanti. Situazione simile anche per la provincia autonoma di Trento, che differisce dalla Valle d’Aosta solo per l’occupazione delle aree mediche, pari al 5%. Infine, c’è la Basilicata, che ha però un’incidenza di 128 casi positivi per 100mila abitanti e un’occupazione dei reparti ordinari pari all’11%.

Le soglie più basse per quanto riguarda l’occupazione delle aree mediche si registrano in Friuli Venezia Giulia e Piemonte (2%). La prima ha occupate il 6% delle terapie intensive e un’incidenza di 101 casi positivi per 100mila abitanti, la seconda il 2% anche per le rianimazioni e un’incidenza di 76.