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Covid, quali sono i sintomi della variante Omicron 5: parla Pregliasco

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Scopriamo, grazie alle parole del professor Pregliasco, quali sono i sintomi della variante del Covid-19 Omicron 5.

Il professor Fabrizio Pregliasco spiega in un’intervista ai microfoni di Fanpage quali sono i sintomi della variante Omicron 5. Pregliasco parla anche, durata della malattia e di incubazione e di reinfezioni.

Covid, i sintomi della variante Omicron 5

La variante Omicron 5, spiega Pregliasco, non è troppo differente dalle altri varianti. Rispetto alla pima variante Omicron questa ha la possibilità di far perdere gusto ed olfatti a coloro che la contraggono. Tra le sintomatologie più serie vi è anche la febbre alta fino a 39°. Non mancano sintomi leggeri, che colpiscono quasi la maggior parte degli infetti. Tra questi vi sono raffreddore, tosse e mal di gola. Questi sintomi possono essere un’arma a doppio taglio in quanto le persone tendono a non eseguire un tampone ed uscire di casa.

Incubazione e durata della malattia

Per quanto riguarda il periodo di incubazione e la durata della malattia, Preglisco ha dichiarato che “varia generalmente tra i 3 e i 5 giorni, anche se come sempre le tempistiche possono essere più lunghe. La malattia solitamente dura 5/7 giorni, poi si guarisce. Non mancano però soggetti che rimangono positivi anche per 15 giorni“.

I casi di reinfezione

Esiste anche il nodo reinfezioni. Una quota significativa di nuovi positivi alla variante Omicron 5 sono persone che hanno già avuto in precedenza il virus. Ma niente paura, Pregliasco fa sapere che “essersi vaccinati o aver avuto il Covid fa sì che questi soggetti tutto sommato abbiano un sistema immunitario che limita di molto la sintomatologia più grave“. Inoltre, il professore conclude il discorso con una metafora sul vaccino e sull’aver avuto già il Covid-19 in passato. Pregliasco ha detto che “è come avere un freno che non riesce a bloccare del tutto la corsa di un’automobile, ma comunque è in grado di rallentarla e limitare le conseguenze di un incidente“.