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Covid, Rasi: "Ripresa in autunno ma vaccino funziona benissimo"

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Guido Rasi, ex direttore dell'Ema, ha parlato della campagna vaccinale e del prossimo futuro del Covid, aspettandosi una nuova ondata in autunno.

Guido Rasi, ex direttore dell’Ema, ha parlato della campagna vaccinale e del prossimo futuro del Covid, aspettandosi una nuova ondata in autunno.

Covid, Rasi: “Momento ideale per le misure strutturali”

Guido Rasi, ex direttore dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), è stato ospite di Fabio Fazio nell’ultima puntata di “Che tempo che fa“, nella quale è intervenuto parlando della situazione epidemiologica attuale e di cosa aspettarci per il prossimo futuro:

«Non sappiamo cosa succederà in autunno. Con il calo progressivo dell’immunità che ci protegge dal contagio, una ripresa ci sarà senz’altro. È il momento ideale per mettere in capo delle misure strutturali: impianti di aerazione controllata nelle scuole e negli edifici pubblici, ad esempio».

Allentamento delle misure

Ancora, ha proseguito parlando di questa fase imminente di riaperture che arriverà tra primavera ed estate, periodo in cui storicamente il virus ha dato meno problemi negli scorsi due anni:

«L’allentamento delle misure è progressivo e proiettato nei prossimi 40 giorni. Abbiamo una congiuntura unica: abbiamo 7 milioni di infettati in 2 mesi e 36 milioni di persone vaccinate con la terza dose, una simile simultaneità consente gli allentamenti ragionevoli. Il Green pass deve rimanere un fattore di mitigazione del rischio, le persone che hanno il Super green pass quando sono in una comunità rappresentano un minor rischio di infettarsi e un minor rischio di contagiare, non un rischio zero».

Ancora molti no vax

Infine, ha sottolineato i traguardi della campagna vaccinale, ma d’altro canto sono ancora molti coloro che credono fermamente che il siero anti-Covid non sia necessario, anche se rappresentano la maggior parte dei ricoveri in terapia intensiva:

«I numeri sono impressionanti, abbiamo ancora 14mila ricoverati e il 70% sono non vaccinati. Temo che siamo arrivati allo zoccolo duro delle persone non solo spaventate a morte dal vaccino ma anche allo zoccolo duro della componente ideologica. Il covid è una malattia di cui non sappiamo la storia, mentre conosciamo la storia del vaccino: ha qualche limite di durata, ma funziona benissimo. Non sappiamo se la malattia tornerà come l’herpes o se diventerà cronica. L’unica cosa da fare è evitare la malattia e con il vaccino la evitiamo».