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Covid: report Gimbe, zero vaccino per 1 over 80 su 4, due dosi solo a 3% 70-79enni

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Milano, 15 apr. (Adnkronos Salute) - Zero copertura anti-Covid per un over 80 su 4 in Italia e fascia dei 70-79enni ancora ai nastri di partenza con le vaccinazioni. A fare il punto sulla campagna è l'ultimo report Gimbe con i dati del monitoraggio indipendente sulla settimana dal 7 al 1...

Milano, 15 apr. (Adnkronos Salute) – Zero copertura anti-Covid per un over 80 su 4 in Italia e fascia dei 70-79enni ancora ai nastri di partenza con le vaccinazioni. A fare il punto sulla campagna è l'ultimo report Gimbe con i dati del monitoraggio indipendente sulla settimana dal 7 al 13 aprile. Nel focus dedicato ai vaccini si segnala che al momento il ciclo di iniezioni scudo è stato completato per il 44% degli over 80 e il 3% degli anziani in fascia 70-79.

E infatti degli oltre 4,4 milioni di over 80 che hanno ricevuto vaccini, 1.939.680 (43,9%) hanno fatto anche i richiami e 1.414.126 (32%) hanno ricevuto solo la prima dose, "con le consuete importanti differenze regionali", segnala la Fondazione. Fra i 79-79enni, degli oltre 5,9 milioni a cui sono stati somministrati vaccini, 180.164 (3%) hanno completato il ciclo e 1.395.527 (23,4%) hanno ricevuto solo la prima dose, anche qui con rilevanti differenze regionali.

Al 14 aprile (aggiornamento ore 6.06), riferisce Gimbe nel report, hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose in tutto 4.055.458 milioni di persone, cioè il 6,8% della popolazione: si viaggia dall'8,3% del Piemonte al 5,2% della Campania. E anche se il numero di somministrazioni in alcuni giorni ha superato quota 300mila, "su base settimanale non si va oltre le 1,9 milioni di dosi – rileva il report – numero ben lontano dall'obiettivo fissato" dal commissario straordinario "Figliuolo (3,5 milioni/settimana)".

Quanto alle persone con elevata fragilità, le dosi loro destinate vengono rendicontate nella categoria 'altro', dove oltre la metà delle dosi (1.680.418 dosi) è stata somministrata ad over 70 mentre il 47,6% (1.529.103 dosi) è andato a persone under 60, dove possono rientrare soggetti ad elevata fragilità e loro caregiver. "È evidente – sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – che senza prevedere nella rendicontazione pubblica specifiche categorie di soggetti fragili non è possibile condurre ulteriori analisi su questo indefinito contenitore dove confluiscono certamente anche soggetti 'non aventi diritto'".

Sul fronte disponibilità di dosi, il report rileva ancora problemi sulle forniture. Al 14 aprile, al netto dei ritardi di notifica, risultano consegnate 15.575.830 dosi, pari al 22,7% delle dosi previste per il primo semestre 2021, evidenzia Gimbe. "Per il secondo trimestre – osserva Cartabellotta – l'Italia dispone sulla carta di un 'portafoglio' di oltre 52 milioni di dosi di vaccini a cui si aggiungeranno 6,7 milioni di dosi di Pfizer/BioNTech che saranno consegnate in anticipo. Ma per raggiungere l'ambizioso obiettivo di 500.000 vaccinazioni al giorno è necessaria una fornitura regolare da parte di tutte le aziende per garantire 3,5 milioni di dosi a settimana, un risultato condizionato da varie criticità", che vengono elencate da Gimbe: dai ritardi di consegna già segnalati da AstraZeneca che ridurrà a 500mila le dosi che arriveranno entro il 22 aprile, alla scelta di ritardare il lancio del vaccino di Johnson & Johnson (con 180mila dosi già consegnate in stand by).