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Covid, Salvini replica alle parole di Draghi: "Stupito dalle sue parole. Poteva chiamarmi"

Salvini replica a Draghi

"Stupito dalle parole di Draghi, poteva chiamarmi". Così il leader della Lega Matteo Salvini a due giorni dalla conferenza stampa.

A due giorni dalla conferenza stampa, il leader della Lega Matteo Salvini torna a parlare del nuovo provvedimento covid che prevede l’estensione del Green Pass anche nei ristoranti al chiuso. Le parole di Salvini rilasciate in un’esclusiva del Corriere della Sera, celano molta amarezza per quanto stabilito durante il Consiglio dei Ministri: “Sono rimasto stupito negativamente. Ma non voglio commentare le sue parole”, ha dichiarato il leader della Lega che al contempo si è detto sollevato per la mancata approvazione del modello francese. 

Salvini replica a Draghi, “Poteva dirmelo al telefono”

“Sono rimasto stupito negativamente. Ma non voglio commentare le sue parole […] l’avevo sentito prima del Consiglio dei ministri e avevamo dialogato amabilmente su tante questioni. Se aveva qualche osservazione da muovermi poteva dirmelo al telefono e non attraverso una conferenza stampa”, così il leader del carroccio Matteo Salvini che in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Corriere della Sera” ha fatto il punto della situazione sui temi caldi di questi ultimi giorni in primis l’ultimo consiglio dei ministri durante il quale sono stati varati molti provvedimenti importanti sul fronte emergenza sanitaria. 

Salvini replica a Draghi, “Resto contrario al Green Pass”

Nel corso dell’intervista, il leader della Lega ha proseguito continuando a dirsi contrario al Green Pass nonostante la sua scelta di vaccinarsi. Si è tuttavia detto sollevato circa la mancata approvazione del “modello francese”: “Resto contrario, sono contento che non sia passato il cosiddetto modello francese che sarebbe stato molto più restrittivo”. 

Sulle recenti manifestazioni contro le nuove norme ha invece aggiunto: “Chi manifesta non è No vax. Conosco tanta gente che è vaccinata che si oppone alle restrizioni e che invoca la libertà di scelta. Mercoledì a Roma saranno in tanti a far sentire la loro voce”.

Salvini replica a Draghi, sul caso Voghera: “Non condanno né assolvo nessuno” 

Durante l’intervento non è mancata una rilflessione sul caso di Voghera nel quale un assessore leghista ha sparato un colpo di pistola ad un uomo. Salvini ha ribadito che ci si potrebbe trovare in un caso di legittima difesa: “Io non condanno né assolvo nessuno. Ho solo detto che potremmo essere in presenza di un caso di legittima difesa. Del resto, dal video è emerso che l’assessore è stato aggredito […] osservo solo che tante volte l’eccesso colposo di legittima difesa, l’ipotesi di reato per cui è stata aperta un’inchiesta, si risolve in una legittima difesa”.