Rossana Pucceri Si aggrava il quadro delle varianti Covid. Oltre a quella inglese e sudafricana, è stata scoperta in Brasile una nuova mutazione del virus, molto più aggressiva delle precedenti, che sembrerebbe addirittura in grado di ridurre l’efficacia dei vaccini e di infettare nuovamente chi è stato già contagiato o vaccinato.
Covid, la variante brasiliana
Come la variante sudafricana, quella scoperta in Brasile presenta alcune mutazioni capaci di compromettere la struttura della proteina “Spike”, la quale consente al virus di attaccarsi alle cellule del nostro corpo infettandole, limitando così la risposta immunitaria degli anticorpi.
I sintomi
I sintomi della variante brasiliana sembrano essere gli stessi del Covid-19, anche se si presentano in forma più aggressiva: febbre, perdita di sapori e olfatto, dolori muscolari, diarrea e difficoltà a respirare, con un senso di oppressione al petto.
La diffusione nel mondo e in Italia
Il primo caso accertato della variante brasiliana è stato registrato in Sud America, dove un’infermiera di 45 anni, che aveva contratto già alcuni mesi prima il Covid-19, è risultata nuovamente infetta, accusando sintomi più pesanti.
Attualmente la nuova variante brasiliana ha colpito sei Paesi del mondo.
Nell’elenco figura anche l’Italia, in cui è stato segnalato il primo caso nello scorso gennaio, quando un uomo ha fatto riento dal Brasile ed è risultato positivo ai controlli nell’aereoporto di Malpensa.
Negli ultimi giorni fa discutere inoltre la presenza di un secondo caso in Piemonte, dove si è subito avviato il piano di monitoraggio dei contagi e si continua con la campagna vaccinale.
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