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Covid: Speranza firmò il Decreto per la zona rossa a Bergamo, Conte no

Roberto Speranza

Nell'ambito dell'inchiesta di Bergamo sul Covid, Roberto Speranza e Giuseppe Conte sono su due posizioni diverse

Nell’avviso di conclusione delle indagini notificato dalla Procura di Bergamo, si legge che l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza con le loro scelte prese durante il periodo dello scoppio della pandemia da Covid-19, avrebbero causato la morte di 4 mila persone.

Inchiesta Covid Bergamo: Speranza firmò il Decreto per la zona Rossa, Conte no

Le posizioni di Conte e di Speranza, però, sono profondamente diverse tra loro. Solo il ministro della Salute, infatti, aveva firmato nel Marzo 2020 la bozza di decreto per estendere la zona rossa anche ai comuni di Nembro e Alzano Lombardo. Conte, al contrario, non firmò il Decreto e per questo motivo è accusato di non aver istituito la zona rossa nei due centri della Valseriana nonostante: “L’ulteriore incremento del contagio e l’accertamento delle condizioni che corrispondevano allo scenario più catastrofico.”

Cosa accadrà nelle prossime settimane

In questi gorni la Procura di Bergamo ha trasmesso tutti gli atti che riguardano l’ex Ministro della Salute Speranza e l’attuale numero uno del Movimento 5 Stelle Conte alla Procura di Brescia. Adesso i magistrati avranno due settimane di tempo per esaminarli prima di inviarli al tribunale dei ministri per le eventuali richieste istruttorie.