Di fronte all’impennata dei contagi che si apprestano a raggiungere quota 200 mila a livello giornaliero, il governo ha varato una stretta allargando tanto l’utilizzo del super green pass (ottenibile con guarigione o vacinazione) che quello del green pass base (ricevuto da chi effettua un tampone negativo antigenico o molecolare): quando serve possedere l’una o l’altra certificazione?
Super green pass: quando serve
A partire dal 10 gennaio e fino alla fine dello stato d’emergenza fissata al 31 marzo 2021 sarà necessario essere in possesso del super green pass per accedere a:
- mezzi di trasporto pubblico locale e regionale
- alberghi e strutture ricettive
- spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati)
- eventi e competizioni sportive al chiuso e all’aperto
- feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose
- sagre e fiere
- ristoranti e bar al chiuso e all’aperto
- centri congressi
- servizi di ristorazione all’aperto
- impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici
- piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere al chiuso e all’aperto
- centri culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
Green pass base: quando serve
Il governo è intervenuto anche estendendo l’obbligo di possedere il green pass base per accedere a:
- servizi alla persona (come parrucchieri ed estetisti) dal 20 gennaio al 15 giugno
- pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari dall’1 febbraio al 15 giugno
- attività commerciali eccetto quelle individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.
Ciò vuol dire che per poter entrare in banca, in posta e nei centri commerciali sarà necessario essere guariti/vaccinati contro il Covid o dimostrare di essere negativi tramite un tampone eseguito nelle 48 ore precedenti.