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Covid, tre anni fa il primo contagio a Codogno: oggi il virus non fa più paura

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Sono passati tre anni esatti dalla scoperta del primo contagio di Covid a Codogno. Oggi il virus non fa più paura, ma questi anni sono stati difficili

Sono passati tre anni esatti dalla notte in cui è stato scoperto il primo caso di positività al Covid in Italia, più precisamente a Codogno. Tre anni e una pandemia che ha portato contagi, morti, lockdown, restrizioni e una forte ansia, ma che oggi sembra non fare più paura.

Covid, tre anni dal primo caso di positività a Codogno

Per descrivere quello che è successo in questi tre anni bisogna fare un viaggio profondo nei ricordi, tra lockdown, momenti di grande paura, restrizioni continue, incertezze, contagi, tamponi e decessi. Sono passati tre anni dalla notte in cui è stato scoperto il primo caso di positività al Covid in Italia, con il primo paziente riconosciuto a Codogno. Il Coronavirus era ufficialmente arrivato anche nel mondo occidentale, senza collegamenti rintracciabili con la Cina. Da quel momento la pandemia ha travolto completamente la Lombardia, per poi espandersi anche nelle altre regioni.

Il Covid ha contagiato ufficialmente 4 milioni e 110.136 lombardi e basandosi sul bollettino dello scorso giovedì, i morti sono stati 45.474. Oggi i casi sono diminuiti, così come i ricoveri e i decessi, ma lo zero totale non è ancora stato del tutto festeggiato. L’incidenza in Italia, come sottolineato dal direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, è a 48 nuovi casi settimanali per 100.000 abitanti, sotto la soglia di quella che era stata definita la “zona bianca“.

Il Covid non fa più paura

Sono stati anni difficili, intensi e pieni di dolore, come solo una pandemia può scatenare. Sono stati tre anni in cui le persone hanno continuato a morire, a contagiarsi, a subire restrizioni che hanno avuto conseguenze anche sul piano psicologico. Oggi di tamponi ufficiali se ne fanno sicuramente molti meno e la maggior parte delle persone ha deciso di vaccinarsi, per cui lentamente la pandemia ha cambiato il passo, diventando sempre meno minacciosa. Lo dimostra il fatto che anche il virologo Fabrizio Pregliasco e la microbiologa Maria Rita Gismondo, hanno deciso di allinearsi alla proposta del collega Matteo Bassetti, ovvero quella di archiviare dalle città tutti quei vecchi cartelli per ricordare di indossare le mascherine, rispettare i distanziamenti e seguire le altre restrizioni, che ormai sono ufficialmente superate, che ricordano un passato che le persone vogliono dimenticare. Non è stato facile affrontare questi tre anni, ma finalmente il Covid non fa più paura e la normalità è tornata nelle vite delle persone, anche se rimarrà sicuramente una ferita indelebile per tutto quello che è accaduto a causa di questa terribile pandemia.