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Covid, 31enne muore a Napoli, per la famiglia è stato contagiato in ospedale

ambulanza

I familiari di Ciro D'Ambrosio, morto di Covid a Napoli lo scorso 17 marzo, hanno presentato un esposto perché venga fatta luce sul decesso dell'uomo.

Il 31enne Ciro D’Ambrosio è morto lo scorso 17 marzo presso l’ospedale Cardarelli di Napoli per complicazioni dovute al Covid, ma i familiari hanno recentemente presentato un esposto alle forze dell’ordine perché venga fatta piena luce sul suo decesso. Secondo i parenti infatti, l’uomo sarebbe stato contagiato con il coronavirus quando si trovava già in ospedale, dove era stato precedentemente ricoverato a seguito di un’insufficienza renale alla fine di gennaio.

Morto di Covid a Napoli, familiari presentano esposto

Affetto da una grave disabilità, Ciro D’Ambrosio viene ricoverato all’ospedale Villa Betania di Ponticelli lo scorso 31 gennaio per un’insufficienza renale, ma dopo una trasfusione di sangue viene disposto il trasferimento presso il Cardarelli dove arriva nella giornata del primo febbraio. Per quasi tutto il mese viene regolarmente sottoposto a tampone anti Covid, dall’esito sempre negativo, mentre i medici tentano di recuperare l’insufficienza ai reni dapprima con una nefrostomia, con altre trasfusioni e infine con una dialisi.

Verso la fine di febbraio le condizioni del 31enne sembrano migliorare, ma il 25 febbraio viene trovato positivo al coronavirus. Da qui il trasferimento nel reparto Covid dell’ospedale dove gli viene diagnosticata una polmonite bilaterale. I familiari a questo punto non possono più assisterlo direttamente e l’uomo viene trattato con un apposito casco a causa della carenza di ossigeno. Tutto questo però non basterà e Ciro D’Ambrosio morirà il 17 marzo successivo. Ora i parenti vogliono che sia fatta piena luce sulla vicenda, in quanto a loro dire il 31enne sarebbe stato contagiato all’interno dell’ospedale.