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Covid, "variante Omicron era già nei Paesi Bassi il 19 novembre"

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Roma, 1 dic. (askanews) - Le autorità sanitarie olandesi hanno detto che la variante Omicron del coronavirus era arrivata nei Paesi Bassi prima che il Sudafrica ne segnalasse la scoperta. Aura Timen, direttrice del coordinamento nazionale del controllo delle malattie infettive presso l'Istituto ...

Roma, 1 dic. (askanews) – Le autorità sanitarie olandesi hanno detto che la variante Omicron del coronavirus era arrivata nei Paesi Bassi prima che il Sudafrica ne segnalasse la scoperta.

Aura Timen, direttrice del coordinamento nazionale del controllo delle malattie infettive presso l’Istituto nazionale della salute pubblica e dell’ambiente (RIVM), ha detto che sono stati trovati altri due casi nel Paese. Dopo i 14 passeggeri trovati positivi sui voli di ritorno dal Sudafrica, ha spiegato Timen,

“abbiamo chiesto ad alcuni laboratori che fanno regolarmente test PCR di inviare alcuni dei loro ceppi al RIVM per essere sequenziati, cosa che abbiamo fatto. E facendo questo abbiamo trovato altri due casi della variante Omicron in campioni del 19 e 23 novembre”.

Nulla di eccezionale, sostiene Timen. “Abbiamo il più alto numero di casi di Omicron in Europa perché abbiamo testato due aerei. Quindi non so cosa accadrebbe se altri Paesi facessero lo stesso, probabilmente arriverebbero alle stesse conclusioni. Il problema è che quando una nuova variante emerge e viene annunciata, probabilmente si è già diffusa nel mondo. Voglio dire, rispetto al modo in cui queste varianti di coronavirus si diffondono, non c’è modo di fermare una variante dalla diffusione globale”.