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Covid, vertice tra il premier Mario Draghi e i presidenti di Regione

Vertice Regioni

Il premier Mario Draghi e i presidenti di Regione hanno partecipato a un vertice per analizzare la funzionalità delle misure esistenti contro il Covid.

Nella giornata di lunedì 29 marzo, si è svolto il vertice tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i Presidenti delle Regioni italiane. L’argomento principale dell’incontro ha riguardato le misure adottate a livello nazionale sul coronavirus.

Covid, vertice tra il premier e i presidenti di Regione

In occasione del vertice sulle misure anti-Covid tra il premier Mario Draghi e le Regioni, i presidenti regionali hanno sottolineato la necessità di “guardare al futuro per dare un segnale al Paese” e di cominciare a “fare un ragionamento sulle riaperture in base alla certezza sull’arrivo dei vaccini”.

I governatori afferenti alla Lega, in particolare, hanno mostrato la propria intenzione di insistere affinché vengano approvate “riaperture ragionevoli” e venga ripristinata la zona gialla.

Un’altra richiesta dei presidenti di Regione leghisti ha riguardato la necessità di riesaminare i criteri usati per monitorare l’andamento dei contagi provocati dalla circolazione del SARS-CoV-2. Simili parametri, infatti, come sottolineano i membri della Lega, sono fortemente condizionati dalla quantità di tamponi somministrati. Inoltre, il Carroccio ha anche posto l’accento sull’urgenza di produrre studi scientifici che si esprimano concretamente sul rischio reale rappresentato dalla riapertura di ristoranti o di teatri e cinema in relazione alla diffusione del virus. A questo proposito, quindi, i governatori leghisti chiedono alla politica di operare “scelte consapevoli” per il bene del Paese.

Infine, i presidenti di Regione hanno sollecitato il governo centrale ad ampliare il numero degli esponenti del personalesanitario destinato alla somministrazione dei vaccini, ricordando l’impegno promesso e mai rispettato manifestato dall’esecutivo precedente.

Le dichiarazioni di Mario Draghi durante il vertice con le Regioni

Le richieste delle Regioni sono state ascoltate dal Presidente del Consiglio Draghi che, in più di una circostanza, ha ribadito la necessità di “collaborare per vincere la battaglia” contro il Covid.

Il premier, infatti, ha spiegato che “soltanto attraverso un sincero rapporto di collaborazione tra Stato e Regioni si riuscirà a vincere questa battaglia”, ricordando l’esistenza di un “comune impegno a garantire non solo la sicurezza e la salute dei cittadini ma anche la ripresa dell’attività economica”.

Durante il vertice, poi, Mario Draghi ha dichiarato: “Occorre ridare speranza al Paese, pensando a programmare le riaperture. Bisogna cominciare ad avere di nuovo il ‘gusto del futuro’. Occorre uscire da questa situazione di inattività. Sono certo che, tutti insieme, raggiungeremo qualunque obiettivo. Questa è la mia certezza, non è una speranza né un pronostico”.

Successivamente, l’intervento del Presidente del Consiglio si è concentrato sul tema della campagna vaccinale, esponendo i continui e rapidi miglioramenti che l’Italia sta compiendo in relazione alla somministrazione dei sieri contro il Covid. In merito a un simile argomento, l’ex presidente della Bce ha osservato: “Gli obiettivi prefissati per aprile e maggio, in riferimento alle forniture di vaccini e al numero delle vaccinazioni, pari al mezzo milione di vaccinati al giorno, non sembrano più così lontani”.

Vertice, il commento di Giovanni Toti

Il vertice tra il premier Draghi e le Regioni a tema SARS-CoV-2 è stato commentato dal presidente della Regione Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, che ha affermato con determinazione e speranza: “Lavoriamo insieme per recuperare il ‘gusto del futuro’. Cominciamo a riprogrammare le nostre aperture, le manifestazioni, le fiere, i matrimoni”.