> > Covid, Viola: "Restrizioni per non vaccinati? Si, ma non sul posto di lavoro"

Covid, Viola: "Restrizioni per non vaccinati? Si, ma non sul posto di lavoro"

Viola restrizioni non vaccinati

Le restrizioni per i non vaccinati? Viola propone l'introduzione di un nuovo green pass per le attività ludiche rivolto solo a chi ha il vaccino.

Anche l’immunologa Antonella Viola ha detto la sua in merito alle possibili restrizioni per i non vaccinati, offrendo però un ulteriore ipotesi di percorso. Nello specifico la professoressa di patologia generale all’Università di Padova propone che il green pass con il tampone possa essere utilizzato solo per andare a lavoro e non per l’accesso ai luoghi di divertimento, come cinema, teatri e ristoranti.

Viola sulle restrizioni per i non vaccinati

“Una restrizione del green pass per i non vaccinati sarebbe l’ideale in questo momento – ha detto Viola a SkyTg24 – Per esempio, permettere l’accesso ai luoghi di divertimento, dunque cinema, teatri, ristoranti, eventi in generale dove ci sono molte persone, non a chiunque abbia il green pass, ma solo a una certificazione verde per vaccinati o guariti sarebbe la strada da seguire”.

Restrizioni per non vaccinati, il pensiero di Viola

La proposta di Viola permetterebbe quindi un maggior controllo sui luoghi di grande concentrazione di persone, ma allo stesso tempo eviterebbe di intaccare il mondo del lavoro. “Questo permettere alle persone non vaccinate – ha aggiunto – di continuare ad andare a lavorare con il tampone, ma non di partecipare, appunto, a questi eventi dove c’è una grande aggregazione”.

Viola e le restrizioni per i non vaccinati

Il modello da seguire per Antonella Viola sarebbe quello già in vigore in Germania, dove sono due i green pass che possono essere rilasciati dal governo, “uno per i vaccinati, che possa essere valido con le regole che abbiamo adesso, e uno, invece, per le persone non vaccinate, quindi il tampone che serva solo per andare a lavorare ma non per andare nei ristoranti, nei bar, al cinema, in palestra. Un super green pass – conclude Viola – secondo me potrebbe essere la strada più giusta”.