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Covid, volontari testeranno nuovi vaccini: in Inghilterra, apre l'istituto specializzato

Covid, volontari testano nuovi vaccini

Covid e pandemie, al Liverpool School of Tropical Medicine, volontari testeranno nuovi vaccini: l'istituto specializzato è stato inaugurato in Inghilterra.

Covid: nella giornata di lunedì 13 settembre si inaugura il Liverpool School of Tropical Medicine (LSTM), in Inghilterra, un nuovo istituto scientifico adibito per la pandemia dove volontari testeranno nuovi vaccini in massima sicurezza.

Covid, Inghilterra: volontari testeranno nuovi vaccini

La nuova struttura, finanziata dal gruppo medico ‘Innova’ con 10 milioni di sterline, mira a prevenire le future pandemie.

Secondo i ricercatori, se l’istituto fosse esistito prima di dicembre 2019, avrebbe potuto evitare migliaia di morti accelerando lo sviluppo del vaccino: “Se i candidati al vaccino fossero stati testati durante la prima ondata di covid, le dosi del vaccino sarebbero state pronte mesi prima”, spiega la professoressa Daniela Ferreira, capo delle scienze cliniche presso LSTM.

Covid, volontari testano nuovi vaccini: “Si creerà un database di malattie”

“Poiché i nuovi virus sono solitamente malattie zoonotiche che passano dagli animali all’uomo, uno degli obiettivi principali del nuovo istituto sarà la creazione di un database di malattie che colpiscono gli animali e il tentativo di capire quale potrebbe essere più probabile che attraversi la barriera delle specie e colpisca l’uomo”, spiega Ferreira.

A tale proposito, il direttore dell’istituto, il professor Matthew Baylis dell’Università di Liverpool spiega: “Abbiamo il più grande database al mondo di agenti patogeni e ospiti e dove vengono trovati. Lo stiamo usando per guidare parte del nostro lavoro sulla previsione, da quali animali potrebbe emergere il prossimo coronavirus e così via”.

Covid, volontari testano nuovi vaccini: “Dovremmo essere in grado di fare previsioni”

“In futuro dovremmo essere in grado di prendere un virus e sapere cosa è in grado di fare. È un’idea enormemente ambiziosa, ma tutto è contenuto nella sequenza genetica. Su un eventuale nuovo virus dobbiamo essere pronti a dire: ‘sembra avere queste proprietà, potrebbe essere trasmesso in questo modo, potrebbe causare questo tipo di malattia’”, afferma Baylis.