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Covid, Zingaretti: "La nostra libertà va difesa. Non possiamo finire in un nuovo lockdown"

Nicola Zingaretti

Nicola Zingaretti, governatore del Lazio, ha parlato dell'andamento della pandemia, dando la sua opinione su alcune probabili ipotesi per il futuro.

Nicola Zingaretti, governatore del Lazio, ha parlato dell’andamento della pandemia, dando la sua opinione su alcune probabili ipotesi per il futuro.

Covid, Zingaretti: “Prosciugare l’area dove il virus sopravvive, quella dei non vaccinati”

Ci sono alcuni governatori che stanno chiedendo di prendere dei provvedimenti solo per le persone non vaccinate. “Secondo me è un risultato straordinariamente positivo, perché non era scontato il fatto che ormai tra di noi ci sia unanimità sull’obiettivo principale, che è quello di difendere la libertà di tutti. Questo significa prosciugare il più possibile il bacino dei potenziali contagi e l’area dove il virus sopravvive, che è quella dei non vaccinati. Quindi se siamo d’accordo su questo indirizzo ora bisogna andare avanti con delle decisioni che a mio giudizio devono avere un doppio passo. Da una parte non dobbiamo rinunciare a convincere le persone a vaccinarsi, ma se questo non bastasse per me vanno bene tutti gli incentivi alla vaccinazione. Per esempio, si potrebbe ampliare la fascia dell’obbligo vaccinale. Oggi vale per medici e personale sanitario. Ma va aperta una riflessione su altre funzioni pubbliche molto importanti. Non per ledere la libertà di qualcuno, ma per garantire la libertà di tutti” ha dichiarato Nicola Zingaretti, governatore del Lazio. L’estensione dell’obbligo è una decisione del Governo, ma secondo il presidente si tratta di una scelta che deve rispondere ad una responsabilità civica.

Covid, Zingaretti: “Valutare la possibilità di anticipare da 6 a 5 mesi la terza dose”

Se le decisioni sono veramente condivise si può esplorare qualsiasi soluzione, comprese quelle che stanno sperimentando in alcuni Paesi. E poi vanno prese in considerazione da subito altre ipotesi. Secondo i dati che abbiamo i contagi crescono nella fase finale della scadenza dei sei mesi, quindi bisogna valutare la possibilità di anticipare da 6 a 5 mesi la terza dose. Almeno per le persone anziane sarebbe opportuno portarla a cinque mesi. Tanto ormai i vaccini ci sono e la macchina organizzativa è pronta a rispondere. L’ importante, e per noi nel Lazio è stato questo lo strumento maestro per ottenere risultati, è non aspettare il virus ma anticiparlo sempre” ha spiegato Nicola Zingaretti. Nel Lazio il 93% degli adulti e l’87% degli over 12 sono vaccinati con doppia dose. Il numero delle ospedalizzazioni è ancora basso. “Il nostro compito, come dicevo prima, è quello di anticipare il virus, che continua a circolare e l’unica vera difesa è il vaccino. Non esistono altre soluzioni” ha aggiunto il governatore.

Covid, Zingaretti: “La libertà viene data dal rispetto delle regole”

Secondo Nicola Zingaretti il Natale non sarà a rischio, ma tutto dipende dai comportamenti delle persone. “Perciò oltre a vaccinarsi, bisogna tenersi lontano dagli assembramenti, mettere le mascherine al chiuso, evitare le feste e gli appuntamenti di massa” ha spiegato. “La libertà, anche quella personale, viene data dal rispetto delle regole. È folle il teorema secondo il quale libertà significa fare quello che ci pare perché comunque il comportamento irresponsabile di una persona nega o può negare ad altri addirittura il diritto di vivere e sicuramente di lavorare. La più grande negazione della libertà individuale e collettiva sarebbe quella di essere costretti a tornare al lockdown. Chi in questo momento non si vaccina è un privilegiato che gode del fatto che altri milioni di persone per fortuna si sono vaccinate. Nessuno si permettesse di fare lezione sui concetti di libertà perché nel non osservare le regole e nel mettere a rischio le vite degli altri non c’è nessuna libertà. Anzi, è la negazione della libertà in nome di un privilegio individuale” ha concluso il governatore.