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Cozze vive refrigerate: allarme rosso per Escherichia Coli

cozze

Il Sistema di allerta europeo avverte che sono state immesse del mercato italiano cozze vive refrigerate contaminate da Escherichia Coli.

Allarme rosso ai supermercati e nelle pescherie. Il Rasff, il sistema di allerta rapido europeo per la sicurezza alimentare, avverte l’Italia tutta, da Nord a Sud, che sono state immesse sull’intero mercato nazionale cozze vive refrigerate contaminate da Escherichia Coli oltre i limiti (fino a 1300 MPN / 100 g). Il Rasff non sembra però aver fornito i lotti con cozze contaminate perché queste sarebbero finite non solo sui banchi della Grande distribuzione ma anche nelle pescherie e nei mercati di Italia e dell’Austria. E’ noto solamente che l’allarme è stato lanciato il 13 settembre 2018.

Cozze contaminate nei canali non legali

Pare comunque che il ritiro delle cozze vive refrigerate contaminate sia già stato avviato in tutta Italia, come necessaria misura cautelare a tutela della salute dei consumatori. Il Sistema di allerta invita inoltre tutti a prestare la massima attenzione e soprattutto a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, in una nota avverte però che può esistere il pericolo che “i mitili interessati dal richiamo possano esser commercializzati al di fuori dei canali legali, mettendo a grave rischio la salute dei consumatori”. D’Agata precisa invece che i molluschi acquistati esclusivamente attraverso “canali autorizzati all’interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza, possono essere acquistati in sicurezza”.

L’Escherichia Coli è un batterio infatti potenzialmente molto pericoloso, presente in acque inquinate da feci. Se contratto, può causare problemi anche molto gravi all’apparato digerente. Tra i sintomi più diffusi nausea, forti crampi addominali, diarrea e vomito.