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Crimini di guerra russi al centro G7 dei ministri della Giustizia

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Roma, 29 nov. (askanews) - Riuniti a Berlino, i ministri della Giustizia dei Paesi membri del G7, assieme al procuratore del Tribunale penale internazionale (Tpi) Karim Khan e al commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders, hanno invitato a essere più "efficaci" nel perseguire i crimini di...

Roma, 29 nov. (askanews) – Riuniti a Berlino, i ministri della Giustizia dei Paesi membri del G7, assieme al procuratore del Tribunale penale internazionale (Tpi) Karim Khan e al commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders, hanno invitato a essere più “efficaci” nel perseguire i crimini di guerra russi in Ucraina e auspicato una maggiore cooperazione tra gli Stati membri. Il padrone di casa, il ministro della Giustizia tedesco, Marco Buschmann:

“É un compito immenso, è questo il motivo per cui dobbiamo coordinarci meglio, dobbiamo essere più efficaci e dobbiamo anche vigilare sul fatto che i testimoni delle vittime, quindi persone diventate loro stesse vittime di crimini di guerra, non siano troppo frequentamente sollecitate”.

Il procuratore del Tpi, Karim Khan stringe la mano alla ministra britannica della Giustizia, Victoria Prentis, e afferma:

“Vediamo molto chiaramente al momento che la giustizia è più che mai necessaria. La responsabilità, la giustizia e la trasparenza sono necessarie per le vittime in tutto il mondo, compresa l’Ucraina, per assicurare che la pratica sia conforme ai principi fondamentali dell’umanità che si trovano nello Statuto di Roma”.

Obiettivo quindi rafforzare la cooperazione giudiziaria con i partner del G7, mentre si discute della possibilità di aprire un nuovo tribunale o un “tribunale speciale per i crimini d’aggressione”. Tra i temi paralleli anche il ruolo delle ong nella raccolta delle prove dei crimini di guerra.

Il commissario europeo alla Giustizia, il belga Didier Reynders:

“A livello europeo, l’elemento più importante è dare ai giuristi europei la capacità di organizzare una squadra di indagini congiunta, è il caso dell’Ucraina con i 6 Stati membri, e di stoccare le prove raccolte in Ucraina, nonché di scambiare tutte queste prove con tutti i procuratori a livello nazionale, alla Corte penale internazionale (ICC) o altri”.

Il ministro Carlo Nordio partecipa per l’Italia al primo vertice dei titolari della Giustizia in formato G7, e a Berlino è stato accolto dall’ambasciatore italiano Armando Varricchio.