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Crisanti: "L'obiettivo del Green Pass è di aumentare il numero dei vaccinati"

Crisanri, ecco a cosa serve davvero il passaporto verde

Andrea Crisanti dice la sua sul certificato verde e sottolinea: "Attenzione: non è una misura di sanità pubblica come viene fatta passare".

Andrea Crisanti, docente di microbiologia all’Università di Padova, intervistato dal Fatto Quotidiano, ha detto la sua sull’importanza che in queste settimane sta assumendo il Green Pass:

“É giusto utilizzare il ‘lasciapassare’ come incitamento alla vaccinazione, è sbagliato far intendere che avendolo, addirittura dopo una sola dose di vaccino, si sia al sicuro, che ne so, in un ristorante al chiuso con altre cento persone, tanto per fare un esempio”

Green Pass, Crisanti: “Il pass verde serve solo per aumentare i vaccinati”

Crisanti fin dall’inizio dell’intervista marca bene quale sia il fine del certificato verde, obiettivo che secondo lui è stato fratinteso:

“Il Green pass non serve per la sicurezza nei luoghi chiusi ma solo ad aumentare i vaccinati”.

Un piccolo commento, quindi, alla strategia del Governo per la riapertura dei luoghi al chiuso e per evitare nuove chiusure per alcune attività. Motivo per cui proprio la certificazione verde di avvenuta vaccinazione o di test entro le 48 ore sta giocando nelle ultime settimane un ruolo fondamentale nella vita di tutti gli italiani.

Green Pass, Crisanti: “Sbagliato far intendere che avendolo si sia al sicuro”

Insomma, il fine vero del Green Pass è quello di indirizzare tutti verso la campagna vaccinale, aumentando quanto più possibile la percentuale dei vaccinati. Una politica legittima del Governo non solo per il contenimento del contagio, bensì anche per la tanto attesa immunità di gregge. Per cui, secondo l’esperto non bisogna di certo far passare l’idea che negli ambienti al chiuso si è al sicuro dal covid. Crisanti, infatti, critica l’Esecutivo senza mezzi termini:

“Attenzione il green pass non è una misura di sanità pubblica come viene fatta passare dal governo in modo totalmente errato, il certificato viene millantato come misura per creare ambienti sicuri, ma non ha proprio senso, non c’è niente di più falso”.

Aggiunge, inoltre, che:

“Io non sono contrario all’utilizzo del green pass in senso lato, basta chiamarlo per quello che è. Non tollero l’ipocrisia del governo su questo. Se uno Stato vuol fare rispettare la legge deve comminare sanzioni molto chiare ma non può mentire”.

Green Pass, Crisanti: “L’immunità di gregge ora come ora è impossibile da raggiungere”

Ritornando all’immunità di gregge prima solo citata, secondo il docente l’immunità di gregge è impossibile, ma ciò sembra fosse già chiaro da tempo: “Adesso ne abbiamo la certezza”. Ecco come mai il vaccino ha il ruolo da protagonista nella storia di questa pandemia.

In accordo con la posizione di Crisanti è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive all’Ospedale San Martino di Genova. Bassetti afferma, infatti, che:

“lo scenario di questo luglio/agosto è diverso da quello che abbiamo visto in marzo/aprile. Con la cosiddetta variante Delta del Coronavirus è come se fossimo di fronte a un virus nuovo: ci dobbiamo dimenticare dell’immunità di gregge e dobbiamo pensare a una convivenza con questo virus. Con l’aiuto dei vaccini, senza se e senza ma”.