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Crisanti ricostruisce trasmissione del covid: a Vo' Euganeo i pazienti zero sono i due turisti cinesi

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Uno studio condotto dall'Università di Padova e dal microbiologo Andrea Crisanti ha scoperto che i pazienti zero a Vo' furono i due turisti cinesi.

Uno studio condotto dall’Università di Padova con a capo il direttore del dipartimento di Microbiologia dell’ateneo Andrea Crisanti ha scoperto che i pazienti zero del Veneto, a Vo’ Euganeo, a febbraio 2020 furono la coppia di turisti cinesi che per primi risultarono positivi in Italia. Questi, atterrati all’aereoporto di Malpenda da Wuhan, erano passati anche in Veneto prima di arrivare a Roma dove poi furono ricoverati all’Istituto Spallanzani. A guidare gli studiosi è l’analisi dei ceppi virali del virus e, quello circolante a Vò ad inizio pandemia, è identico a quello dei tuoi turisti cinesi di 66 e 65 anni. 

Crisanti: i turisti cinesi primi casi di Vo’

A rendere nota la scoperta è stato lo stesso microbiologo insieme al sindaco di Vò Giuliano Martini il quale ha chiesto ai cittadini che per primi si ammalarano di fornire quante più imformazioni possibili sui loro spostamenti nei giorni antecedenti alla malattia per migliorare il tracciamento e ricostruire la mappa del virus. “A queste persone – ha detto il sindaco Martini – chiediamo di provare a ricordare se hanno avuto contatti con le città di Venezia, Verona o Parma nei giorni dal 23 al 27 gennaio 2020. Qualsiasi contatto può essere importante, anche indiretto”.

“Ci manca davvero poco per ricostruire l’intera catena di trasmissione – ha detto il professor Crisanti – Dai nostri studi l’inizio dei contagi a Vò risalirebbe alla prima settimana di febbraio, quindi diversi giorni dopo la scoperta della positività dei due cinesi”. Manca dunque un anello mancante, qualcuno che inconsapevolmente si è infettato senza rendersene conto a causa della coppia, ed è li che dovrà proseguire lo studio.