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Crisanti su Italia-Inghilterra: "Sono forti ma l'Italia non è certo inferiore"

Crisanti parla di Italia-Inghilterra, finale di Euro2020

In un'intervista rilasciata a "Corriere del Veneto", Andrea Crisanti si è lasciato andare ad alcune considerazioni sportive e non solo, su Italia-Inghilterra

Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Microbiologia dell’Università degli Studi di Padova, ha rilasciato al Corriere del Veneto una particolare intervista in cui si è lasciato andare ad alcune considerazioni sportive e non, in merito alla finale di EURO 2020, che si giocherà nella serata di domenica 11 luglio 2021 e vedrà sfidarsi l’Italia contro l’Inghilterra.

Crisanti su Italia-Inghilterra

Per una volta non ha parlato solo di Coronavirus il Professor Crisanti, direttore del Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, il quale in un’intervista pubblicata dal Corriere del Veneto, nella mattinata di domenica 11 luglio 2021, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni in merito all’attesissimo match finale che si disputerà tra Italia e Inghilterra.

Crisanti su Italia-Inghilterra: “In Inghilterra ci lavoro, ma in Italia ci sono nato

Nel corso della sua intervista rilasciata al Corriere del Veneto, il Professor Crisanti, in questi mesi più che mai protagonista delle opinioni che si susseguono in merito al Coronavirus, si è stavolta espresso su una tematica nuova, ossia quella del calcio.

Dal suo dialogo con i giornalisti del Corriere è emerso che Crisanti, nonostante sia legato sia all’Inghilterra (per motivi professionali), sia all’Italia (perchè è la sua patria), nella serata di domenica 11 luglio 2021, quando si giocherà Italia-Inghilterra, certamente non avrà alcun dubbio su chi tifare, ecco cosa ha dichiarato a riguardo:

Tifo Italia, ma scherziamo?”.

E ancora:

“Nella maniera più categorica: in Inghilterra ci lavoro, ma in Italia ci sono nato“.

Crisanti su Italia-Inghilterra: l’opinione sulle decisioni della Uefa

È polemica aperta sulla decisione del governo inglese di far entrare ben 60.000 spettatori allo stadio di Wembley per Italia-Inghilterra. Anche su quest’importante argomento, oggetto di discussione attuale, Crisanti si è espresso nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere del Veneto, ecco cosa ha dichiarato nello specifico sulla decisione intrapresa da Uefa e governo inglese:

“Non la definirei molto responsabile. Io la finale non l’avrei nemmeno giocata in Inghilterra, ma quando ci sono in ballo interessi giganteschi non ci si può far nulla. La Gran Bretagna sta assumendosi un grande rischio, il problema è che il rischio se lo prendono anche tutti gli altri Paesi. Vedere 60mila spettatori a Wembley dà un’idea rassicurante di normalità, ma si è concessa un’ulteriore opportunità al virus di diffondersi. Queste sono decisioni politiche”.