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Crisi di governo, cosa succede domani in Senato?

Conte contro Draghi possibile crisi di governo

Il non voto dei Cinque Stelle sul Decreto Aiuti domani in Senato potrebbe comportare le dimissioni di Draghi e aprire la crisi di governo

Domani in Senato ci sarà il voto finale sul decreto Aiuto contestuale al voto di fiducia dove si giocherà la partita tra Draghi e i Cinquestelle. Dalle dimissioni al Draghi bis, gli scenari possibili.

La (confusa) linea del M5S

Manca poco a quella che sembra una resa dei conti per il proseguimento del governo Draghi. Giovedì al Senato ci sarà il voto finale sul decreto Aiuti, contestuale al voto di fiducia e tutti i riflettori sono puntati sulla linea che il M5S intende seguire.

In corso la riunione di Conte con i senatori che domani saranno chiamati a dare la loro fiducia al governo sul decreto Aiuti. Sul piatto, la decisione di votare o uscire dall’aula. Se i pentastellati non dovessero votare il decreto aiuti, con annessa fiducia – dopo lo strappo alla Camera – la sorte dell’esecutivo potrebbe essere segnata.

L’ultimatum di Conte e quello di Draghi

Intercettato da Fanpage all’uscita del supermercato di fronte la sua abitazione, Giuseppe Conte ha detto di aspettarsi risposte da Draghi, che non sono ancora arrivate dopo il documento in nove punti che ha presentato la scorsa settimana.

Durante la conferenza stampa di ieri Draghi ha affrontato diversi temi chiave come la riduzione del cuneo fiscale, la difesa del potere d’acquisto delle famiglie di fronte all’inflazione e i contratti collettivi di lavoro. Ma per sapere quale sarà la linea del M5S occorre attendere la riunione di oggi, mentre per il futuro del governo la partita decisiva si potrebbe giocare domani.

Anche senza l’appoggio dei pentastellati infatti, il governo avrebbe una maggioranza ma Draghi ieri è stato chiaro: “Non c’è un governo senza i Cinque Stelle”.

Crisi di governo: gli scenari

Una dichiarazione chiara che mette il partito guidato da Conte di fronte alla responsabilità di una crisi di governo che, nel concitato contesto attuale e in vista degli impegni con l’Europa da rispettare, potrebbe avere effetti imprevedibili sulla tenuta del Paese.

Anche se, secondo il Fatto Quotidiano “Il non voto è dato per certo, mentre il ritiro della delegazione di ministri M5s dal governo no. La tesi è che Draghi salirà al Colle giovedì ma senza dimettersi. Anche perché non ce n’è motivo: il governo ha i numeri per andare avanti anche senza il M5s”.

Tutto è in evoluzione ma secondo l’opinione prevalente, senza l’appoggio dei Cinque Stelle al Dl aiuti il Presidente del Consiglio potrebbe presentare le dimissioni. In questo caso la palla balzerà al Presidente Mattarella, che dovrà affrontare l’ennesima crisi di governo e verificare la possibilità di un Draghi bis senza il partito guidato da Conte.