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Crisi di governo, Draghi: “Non ci sarà un esecutivo senza il M5s”

Il premier Mario Draghi

Draghi non vede rimpasti e se a settembre qualcuno "facesse sfracelli" il governo cesserebbe, crisi di governo: “Non ci sarà un esecutivo senza il M5s”

La crisi di governo paventata e le parole di Mario Draghi che precisa: “Non ci sarà un esecutivo senza il M5s”. Il premier lo ha detto a margine della conferenza stampa dopo l’incontro con i sindacati. Draghi era con i ministri del Lavoro Orlando e dello Sviluppo economico Giorgetti. E dopo il tavolo con le organizzazioni sindacali, giudicato “positivo” Draghi ha risposto alle domande dei giornalisti. Lo ha fatto dopo aver avuto anche un incontro con il segretario del Pd Enrico Letta a Palazzo Chigi. E in proposito ha detto: “Con Enrico Letta abbiamo parlato della situazione del governo, non mi ha dato buone o cattive notizie”.

Draghi replica duro sulla crisi di governo

Il voto di fiducia di giovedì in Senato sul decreto Aiuti incombe e se i contiani scegliessero di non partecipare al voto sul decreto, il premier ha opzioni scomode. Opzioni come quella di tornare in Parlamento a chiedere la fiducia magari. Ma Draghi ha risposto a tono ad una domanda sul tema: “Primo: lo chieda al presidente Mattarella. Secondo: ho già detto che per me non c’è un governo senza 5 stelle. Terzo: ho già detto che non c’è un governo Draghi. Questa situazione di fibrillazione il governo l’ha affrontata abbastanza bene”. E ancora: “Abbiamo fatto provvedimenti nei giorni scorsi, affronteremo i problemi dell’Ilva e prenderemo misure per tutelare il potere d’acquisto e delle imprese. Queste fibrillazioni sono importanti perché riguardano l’esistenza del governo, ma il governo riesce a lavorare”. 

“Sfracelli a settembre? Cesseremo di esistere”

Poi Draghi ha spiegato: “Se si verificasse una situazione per cui il governo non riesce a lavorare, sento che a settembre qualcuno minaccia sfracelli, a quel punto il governo perde il suo senso di esistere”. E poi: “Se si fa fatica a stare in questo governo bisogna essere chiari. Se il governo riesce a lavorare continua, se non riesce a lavorare non continua“.