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Crisi di governo, Giuliano Amato dopo Draghi come "traghettatore" fino alle elezioni?

Giuliano Amato

Giuliano Amato potrebbe davvero tornare a Palazzo Chigi se si dovesse concretizzare la crisi di governo?

Giuliano Amato torna nel totonomi per un ipotetico post Draghi. La crisi di governo è sempre più vicina e il premier potrebbe dare le sue dimissioni anche nel pomeriggio di oggi, 14 luglio 2022, salendo al Colle da Mattarella.

Crisi di governo, torna il nome di Giuliano Amato

Lo scenario Giuliano Amato lo ha analizzato Ettore Maria Colombo ed è stato riportato dal quotidiano Libero. Secondo il giornalista “o si fanno le elezioni ad ottobre e i tempi per farlo ci sono, oppure si fa un governo Franco, un governo Giuliano Amato per fare la manovra. Non un governo Draghi-bis attenzione, un governo tecnico solo per fare la legge di Bilancio. Io la vedo molto dura”. Dunque, per salvaguardare il PNRR e la legge di bilancio ci potrebbero essere due tecnici: il ministro dell’Economia Daniele Franco o il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato.

Quella piccola ma fondamentale differenza tra Giuliano Amato e Daniele Franco

Uno scommettitore punterebbe tutto su Daniele Franco nel caso in cui non si dovesse andare a votare a settembre o ad ottobre. Mario Draghi conosce bene il ministro e si fida delle sue capacità. Però c’è anche da dire che Giuliano Amato ha più esperienza in ambito governativo rispetto a Franco. Il presidente della Corte Costituzionale è infatti già stato due volte presidente del Consiglio dei Ministri: dal 28 giugno 1992 al 29 aprile 1993 e dal 26 aprile 2000 all’11 giugno 2001.