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Crisi energetica, Cingolani: "L’unica alternativa è il nucleare"

Roberto Cingolani

Il piani Ue per ridurre il consumo con il controllo dei contatori non piace a Cingolani e sulla crisi energetica "l'unica alternativa è il nucleare"

Crisi energetica e come uscirne, Roberto Cingolani non ha dubbi e lo ha detto a Radio 24: “L’unica alternativa è il nucleare“. Il ministro della Transizione Ecologica spiega che da sole le rinnovabili non basteranno a sostenere la seconda manifattura d’Europa. Carbone e gas hanno una sola alternativa quando non upgrade: il nucleare

Cingolani: “L’unica alternativa è il nucleare”

Il ministro Cingolani ha anche spiegato che l’accelerazione sulle fonti alternative è cruciale, “ma bisogna avere qualcos’altro, sorgenti continue e programmabili. Dobbiamo uscire dal carbone e dal gas perché producono CO2, l’unica alternativa è il nucleare”. E ancora: “Io poi dico tecnicamente, di nuova generazione, non le vecchie centrali. Se non facciamo questa scelta tecnologica ed ideale non riusciremo mai a sbloccarci. C’è un muro ideologico che va a scapito dei nostri figli. Stiamo bloccando il futuro dei nostri figli con le ideologie di oggi e questo non va bene”. 

I dubbi sul piano di risparmio Ue

E il piano dell’Ue per il risparmio energetico sul razionamento dell’elettricità attraverso il taglio della potenza dei contatori? A Cingolani garba poco: “Dal punto di vista tecnico nutro qualche dubbio. Non tutti i cittadini europei hanno il contatore elettronico in casa. Mi sembra difficile da attuare. Che ci sia una forma di moral suasion per usare le fasce orarie corrette e avere una giusta sequenza di dispositivi elettrici in casa lo trovo ragionevole ma i cittadini lo fanno già automaticamente per risparmiare dati i costi folli”.