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Crisi Europa Turchia, ecco cosa sta succedendo e perché

Crisi Europa Turchia, ecco cosa sta succedendo e perché

La tensione fra Europa e Turchia non è mai stata tanto alta. La crisi ha a che fare con un referendum costituzionale e con i turchi all'estero. Ecco i motivi della crisi aperta fra la Turchia e alcuni Paesi europei, in particolare l'Olanda. Tutto ruota attorno al fatto che a breve si voterà in T...

La tensione fra Europa e Turchia non è mai stata tanto alta. La crisi ha a che fare con un referendum costituzionale e con i turchi all’estero.

Ecco i motivi della crisi aperta fra la Turchia e alcuni Paesi europei, in particolare l’Olanda. Tutto ruota attorno al fatto che a breve si voterà in Turchia per modificare la Costituzione.

Cosa succede in Turchia

Alla fine del prossimo mese di aprile, la popolazione turca dovrà votare per una riforma costituzionale di grande importanza. Si tratta di un referendum in cui si propone di modificare l’assetto di potere nel Paese ampliando le competenze del presidente (alcuni commentatori sono più diretti: il referendum mira a concentrare tutti i poteri nelle mani del presidente).

La popolarità dell’attuale numero uno turco Tayyip Erdogan è alta, ma non al punto da garantire la certezza matematica della vittoria. Per questo hanno assunto grandissima rilevanza i voti dei turchi all’estero.

Cosa c’entra l’Olanda con la Turchia

In Olanda è presente una grande comunità turca, alla quale Erdogan mira a rivolgersi per ottenerne il consenso. E’ per questa ragione che alcuni esponenti del governo di Ankara avevano in programma dei comizi elettorali. La stessa cosa vale per la Danimarca o per la Germania.

La crisi in breve

Ad oggi, sono già tre i Paesi europei che hanno rifiutato di accogliere esponenti di governo turchi che avrebbero voluto parlare ad un comizio. La prima è stata la Germania (dove il problema è anche legato alla convivenza con una nutrita comunità curda), poi l’Olanda (che ha rifiutato l’atterraggio al ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu e accompagnato oltre confine la ministra Fatma Beytul Sayan Kaya), infine la Danimarca (che ha chiesto al premier Binali Yildrim di posticipare la sua visita a Copenhagen prevista a fine mese).

Al momento, l’unico Paese ad avere autorizzato un comizio pro Erdogan è stata la Francia. A Metz, il ministro Cavusoglu ne ha approfittato per alimentare la polemica. “L’Olanda”, ha infatti detto ai giornalisti, “è la capitale del fascismo.