Manama (Bahrein), 2 nov. (askanews) – Il direttore generale del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Pierre Kraehenbuehl, ha denunciato a margine di una conferenza in Bahrein un “modello di violenza” contro gli operatori umanitari, sempre più spesso colpiti in zone di conflitto come Gaza e il Sudan.
Nei giorni scorsi, cinque volontari della Mezzaluna Rossa sono stati uccisi in Sudan, mentre cresce la preoccupazione per la sicurezza del personale umanitario in entrambi i teatri di guerra.
Sta diventando un modello ricorrente di violenza contro gli operatori umanitari, in Sudan, a Gaza e altrove.
Una spirale che per noi è profondamente traumatica.
Kraehenbuehl hl ha poi respinto le accuse israeliane secondo cui le visite della Croce Rossa ai detenuti palestinesi costituirebbero una minaccia alla sicurezza nazionale. Non c’è alcun modo in cui le nostre visite possano rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale.
Al contrario, è proprio il compito che ci è stato affidato dalla comunità internazionale, e sarebbe importante poter riprendere presto quelle visite.
Le dichiarazioni arrivano dopo il divieto imposto da Israele al Comitato Internazionale della Croce Rossa di visitare i detenuti palestinesi, sospendendo di fatto un’attività umanitaria garantita dal diritto internazionale.