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Crollo palazzina, morto l'uomo ricoverato

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Il disastroso cedimento è avvenuto a Rescaldina (Milano), lo scorso 31 marzo, per una fuga di gas.

Non ce l’ha fatta Saverio Sidella: il sergente maggiore dell’Esercito è morto nel pomeriggio di mercoledì, a quarantacinque anni, dopo diciotto giorni dal crollo della palazzina in cui viveva. La casa si trovava in Via Brianza, Rescaldina (Milano). Il decesso è avvenuto all’Ospedale Niguarda. Michele Cattaneo, sindaco di Rescaldina, ha dato per primo la notizia tramite un post sulla sua pagina Facebook: “Tutta Rescaldina questa sera è triste” ha scritto il primo cittadino, esprimendo poi pieno cordoglio per la famiglia del sergente maggiore. Sidella era ricoverato dallo scorso 31 marzo in gravi condizioni, con ustioni sparse su tutto il corpo. Anche la moglie e i due figli, di sette e dieci anni, sono ancora ricoverati al Niguarda, ma in condizioni stabili. La moglie Maria non è più in pericolo di vita, essendo uscita dal coma proprio pochi giorni fa. Il crollo della palazzina ha provocato altri cinque feriti, molto meno gravi. Dopo una settimana dall’incidente, il cane dei Sidella, uno shitzu di nome Rocky, è stato miracolosamente estratto vivo dalle macerie.

Il crollo

Alle 7.35 di sabato 31 marzo una parte della palazzina, composta da tre piani, dove abitava appunto Sidella, ha subito un crollo, a causa di un’esplosione dovuta a una fuga di gas. Dei dodici appartamenti, tre sono praticamente caduti al suolo. Il momento, spaventoso, è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza dei vicini. Una donna che abitava nella parte della palazzina rimasta intatta- dichiarata comunque inagibile per ragioni di sicurezza- ha raccontato di aver sentito un forte boato e di essere subito scappata fuori casa insieme al suo compagno: “(…) solo una volta fuori mi sono accorta che era crollato mezzo condominio”. Sul posto sono arrivati immediatamente i Vigili del Fuoco, i carabinieri di Legnano e il personale medico del 118. Anche se nell’immediato non si sono registrate vittime, le condizioni del sergente sono apparse subito critiche; Sidella e la sua famiglia sono stati infatti ricoverati in prognosi riservata al Centro Ustioni dell’ospedale Niguarda. I due coniugi versano sin da subito in condizioni critiche. Invece un’altra famiglia- padre, madre e due figli- è stata fortunatamente in grado di uscire senza aiuti dalle macerie dell’edificio.

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Le cause

La palazzina è crollata per una fuga di gas, che ha invaso una parte dell’appartamento al primo piano, dove viveva la famiglia Sidella. Gianluigi Fontana, Procuratore capo di di Busto Arsizio, ha posto il caseggiato sotto sequestro e ha aperto un’inchiesta, contro ignoti, per crollo colposo di edificio. Dalle prime perizie, si esclude che il gas sia fuoriuscito dalla caldaia, posizionata all’esterno del condominio. Le altre ipotesi, dal malfunzionamento dell’impianto della rete del gas al gesto volontario, sono invece ancora al vaglio degli inquirenti.