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Crollo Torre Annunziata, la rivelazione: riunione prima del disastro

palazzina distrutta

Una grande preoccupazione nella palazzina di via Rampa Nunziante era già presente nella giornata del crollo.

Emergono delle novità riguardo il crollo della palazzina di via Rampa Nunziante 15 a Torre Annunziata, nel quale venerdì scorso hanno perso la vita otto persone. Il fascicolo dell’ inchiesta è stato aperto subito dopo il cedimento strutturale a carico di ignoti ed è per disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Ora sono dieci le persone iscritte a vario titolo nel registro degli indagati dalla Procura di Torre Annunziata, inoltre oggi sono stati formalizzati gli incarichi per i tecnici e l’effettuazione delle autopsie. I tecnici effettueranno i rilievi sul cratere del cedimento e nella parte di palazzina lato mare non crollata.

Una grande preoccupazione nella palazzina di via Rampa Nunziante era già presente nella giornata del crollo. In quel periodo si stavano facendo dei lavori ai piani inferiori del palazzo, molta la preoccupazione nei residenti. Nel pomeriggio del crollo i condomini si sarebbero riuniti per parlare dello stato dei lavori e della pericolosità degli stessi dove l’amministratore Roberto Cuomo avrebbe rassicurato i presenti, dicendo che per chi abitava nelle case al terzo e quarto piano non c’era da preoccuparsi, quei lavori al secondo piano non rappresentavano alcun pericolo e che gli operai stavano eseguendo solo delle attività di pulizia. Poche ore dopo, parte della palazzina di tufo è crollata uccidendo otto persone.

Secondo quanto riporta Il Mattino, Francesca Guida, la ragazzina di 14 anni che ha perso la vita, avrebbe raccontato alla nonna dei rumori assordanti dei martelli pneumatici in una chiamata. È stato sentito anche Attilio Cuccurullo, imprenditore edile, fratello di Giacomo l’architetto morto nel crollo , che ha confermato tutto.

Gli indagati sono i proprietari degli appartamenti, il direttore dei lavori e i titolari delle imprese impegnate nei lavori stessi. A raccogliere i verbali degli interrogatori hanno cominciato i pm Andreana Ambrosino e Silvio Pavia della Procura di Torre Annunziata, delegati alle indagini dal procuratore capo Alessandro Pennsailico che segue, con il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli.