Marta Lodola Sembra che per Asia Argento i guai non finiscano. La donna è ancora nel vortice dello scandalo Jimmy Bennet, che l’ha accusata di violenza sessuale. A poco sono valsi i tentativi di diminuire il discredito accumulatosi sulla sua immagine nei giorni scorsi: arriva una nuova denuncia. Questa volta ad accusarla è il celebre regista italiano Luca Guadagnino, che ha denunciato Asia Argento per diffamazione. L’accusa del regista muove da un tweet, pubblicato dall’attrice dopo che Guadagnino si era sperimentato nel remake di Suspira, un film originariamente scritto e diretto da Dario Argento, padre di Asia. Nel tweet si legge: “Guadagnino è un subdolo fi..o di p…a cui piace leccare culi a destra e a manca per f…erseli meglio“.
Asia Argento, nuova denuncia: diffamazione
Martedì 2 ottobre 2018 a Roma si è tenuta la prima udienza del processo ai danni di Asia Argento, ma non si tratta della arcinota accusa di Jimmy Bennet per molestie e violenza sessuale. Questa volta la denuncia arriva dall’Italia: l’accusatore è Luca Guadagnino. I fatti risalgono al 2016, quando il regista italiano aveva deciso di fare un remake di Suspia, poi uscito nel 2018. L’originale risale al 1977 e porta la firma di Dario Argento, il maestro del brivido italiano, nonché padre di Asia Argento.
Asia Argento si era sfogata cinguettando pesanti insulti in inglese su Twitter. Luca Guadagnino se n’è accorto e, senza creare tutto il polverone alzato da Jimmy Bennet, ha querelato l’attrice per diffamazione. Ora Asia Argento è stata rinviata a giudizio: c’è la possibilità che, se il regista ritirerà la querela, i due risolvano il contenzioso privatamente. Sarebbe un toccasana per Asia Argento che, al momento, ha fin troppi problemi di cui occuparsi.
Lecito interrogarsi sul fatto che, con estrema probabilità, se Asia Argento non fosse al centro della “gogna mediatica” che dal 19 agosto si è scatenata su di lei, la notizia sarebbe passata del tutto inosservata.
