> > Trapani, arrestato Vito Marino: il boss latitante da due anni

Trapani, arrestato Vito Marino: il boss latitante da due anni

Trapani Arresto Vito Marino

Arrestato in provincia di Trapani Vito Marino, boss latitante dal 2006. L'uomo è stato sorpreso dalla Polizia in un ovile, e non ha opposto resistenza

Arrestato il latitante Vito Marino, sorpreso all’alba dagli agenti di Polizia. L’uomo si rifugiava in un ovile in provincia di Trapani appartenente ad un pregiudicato, Gaspare Simone, finto anch’egli in carcere con l’accusa di favoreggiamento. Marino dovrà scontare una condanna all’ergastolo per triplice omicidio, comminata perché ritenuto colpevole della strage dell’intera famiglia Cottarelli. Nel 2006 infatti l’uomo era entrato nella casa della famiglia, dove aveva crudamente sgozzato padre, madre, e figlio di diciassette anni. E nonostante Marino avesse cercato di deviare le indagini verso la pista della rapina finita male, nel corso delle indagini si apprese che il movente del triplice omicidio era una truffa all’Unione Europea di oltre 20 milioni di euro che vedeva coinvolto il boss trapanese.

La latitanza trascorsa nei dintorni di Trapani

“Riteniamo che abbia trascorso buona parte della latitanza nel trapanese, territorio dove ha potuto contare sui necessari appoggi”. Così afferma il capo della Squadra Mobile Fabrizio Mustaro nel corso della conferenza stampa che ha seguito l’arresto.

Il latitante è il figlio del Boss malavitoso Girolamo Marino, soprannominato Mommu u nanu, ucciso da Matteo Messina Denaro nel 1986 nel corso delle faide di mafia di quegli anni.

L’ordine di arresto arrivava dalla Procura generale di Milano. Mentre della coordinazione delle ricerche si è occupato il Pm Carlo Marzella, della procura antimafia di Palermo. L’operazione sul campo è stata condotta dalla Squadra Mobile di Trapani, che in collaborazione con il Servizio centrale operativo della Polizia è riuscita a porre un termine alla latitanza del ricercato.

Il timore degli inquirenti era che il latitante potesse insospettirsi nel vedere movimenti di uomini sconosciuti nei dintorni del suo rifugio. Hanno quindi proceduto nelle indagini utilizzando sofisticate apparecchiature tecnologiche, utilizzate per tenere sotto controllo la proprietà.

Al momento dell’irruzione, avvenuta il 1 ottobre 2018, i poliziotti hanno trovato l’uomo mentre dormiva sul divano. Non aveva armi, e si è immediatamente consegnato alle forze dell’ordine.