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Medico non cura immigrato: avviata azione disciplinare

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In un ospedale di Trento un immigrato ha incontrato un medico che invece di visitarlo e curarlo lo ha denunciato perché irregolare.

A Trento un medico invece di visitare un immigrato irregolare ha chiamato i Carabinieri. Un comportamento che vìola, oltre il Codice Deontologico, anche la direttiva del 2009 che vieta di segnalare alle autorità chi cerca assistenza sanitaria. L’Ordine dei medici ha quindi avviato un procedimento disciplinare.

La salute prima di tutto

“Solidarietà al medico di Trento che ha segnalato ai carabinieri un immigrato marocchino irregolare. Abbiamo il dovere di garantire cure mediche a tutti, ma non possiamo dimenticare l’esigenza di contrastare l’immigrazione clandestina” aveva scritto su Facebook Matteo Salvini il 3 ottobre scorso. La vicenda risale al luglio scorso ma è emersa sono pochi giorni fa quando il Corriere.it ha segnalato che “al paziente non è stato consentito di completare gli accertamenti e non ha ricevuto nessuna indicazione terapeutica”.

Al Corriere del Trentino il medico avrebbe cercato di giustificarsi spiegando di non conoscere la direttiva del 2009 in base alla quale è fatto “divieto di segnalare alle autorità lo straniero irregolarmente presente nel territorio dello Stato che chiede accesso alle prestazioni sanitarie“. Nel commentare la vicenda il Gruppo immigrazione e salute del Trentino aveva avvertito che il “diffuso clima anti-stranieri” rischia di “sdoganare atteggiamenti pericolosi, magari persino determinati da una presunzione di rispetto e promozione della legalità”.

La vicenda è così finita all’attenzione dell’Ordine dei medici che ha avviato un procedimento disciplinare contro il medico. Il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Filippo Anelli chiarisce infatti: “I medici devono rispettare, oltre alle Leggi, le Regole del Codice Deontologico, e secondo tali Regole deve essere valutato il loro comportamento. Quando si parla di salute, non abbiamo bisogno di ‘tifosi’, abbiamo già riferimenti chiari e precisi, che sono i principi del Codice Deontologico e le evidenze della Scienza”.