Andrea Cerabolini Si avvicina la stagione invernale, e con la fine della bella stagione torneranno ad accendersi gli impianti di riscaldamento. Ma la riaccensione non sarà libera, bensì regolamentata dallo stato. Che ha diviso il proprio territorio in diverse fasce climatiche, dalla fascia A alla F, e inserito ogni comune in una di queste. La A è quella per la quale esistono maggiori restrizioni, mentre la F non pone alcun limite stagionale all’utilizzo del riscaldamento, né di ore giornaliere in cui è possibile tenerlo acceso.
Riscaldamento di casa: ecco quando riaccenderlo
Gli unici tre comuni ad essere inseriti in fascia A di tutto il territorio italiano sono quelli di Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle. In queste località il riscaldamento può essere tenuto acceso solo dal 1 dicembre al 15 marzo, per un tempo massimo di sei ore al giorno. Sempre tre i comuni situati invece in fascia F, e comprendono la città di Cuneo, la provincia di Trento, e la provincia di Belluno. Ovviamente i singoli comuni possono poi ulteriormente limitare le ore di accensione degli impianti in ragione di problemi ambientali, quali per esempio possono essere alte concentrazioni di polveri sottili.
In Milano e provincia sarà quindi possibile accendere i riscaldamenti da lunedì 15 ottobre, e potranno rimanere accesi fino al 15 aprile dell’anno seguente, fino ad un massimo di quattordici ore al giorno.
A Roma si potrà accendere le caldaie solo dal 1 novembre 2018, e bisognerà spegnerli il 15 aprile 2019. Nella capitale e in provincia il limite di accensione giornaliero è fissato a dodici ore.
Anche a Firenze i riscaldamenti potranno essere attivati dal 1 novembre, e sempre come a Roma, in quanto inserite entrambe in fascia D, lo spegnimento è previsto per il 15 aprile 2019, e sempre come a Roma il limite di utilizzo giornaliero è fissato a 12 ore.
Il comune di Napoli invece, in quanto inserito in fascia C, potrà cominciare a riscaldare le case solo dal 15 novembre 2018, e dovrà spegnerli il 31 marzo 2019. Inoltre nella città partenopea il limite di ore nelle quali i riscaldamenti potranno essere attivati è fissato a 10 ore giornaliere.
