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Ponte Morandi: per l'autotrasporto danni da 116 milioni

ponte morandi

Conftrasporto rivela che il crollo del ponte Morandi ha già causato un danno per il settore dell'autotrasporto pari a 2 milioni di euro al giorno.

Il crollo del ponte Morandi ha finora causato, a quasi due mesi dalla tragedia, 116 milioni di euro di danni per il settore autotrasporto, circa 2 milioni di euro al giorno. Una stima però destinata ad aumentare perché non sono stati calcolati i costi del maggior personale impiegato e del gasolio consumato in più, come spiega Conftrasporto nel corso del Forum di Cernobbio.

Il crollo del ponte imporrà delle scelte

Il danno economico causato dal crollo del ponte Morandi ammonta, per le sole imprese di autotrasporto, a circa 600mila euro ogni giorno. Questo a causa del prolungamento dei percorsi di attraversamento del nodo di Genova. Si tratta di circa 4mila camion che entrano ed escono ogni giorno dal porto di Genova e 31.500 veicoli pesanti che attraversano la città.

Ma se a questi si sommano i maggiori costi delle deviazioni di percorso fatte da quei veicoli che in media transitavano sul ponte nei due sensi di marcia, si aggiungono le possibili ricadute negative sui tempi di percorrenza dei mezzi a servizio del porto e, più in generale, dei veicoli che transitano complessivamente lungo il nodo di Genova, l’incremento giornaliero di costi sale a circa 2 milioni di euro.

E’ quanto emerge dallo studio di Isfort per Conftrasporto-Confcommercio, presentato al Forum Internazionale Conftrasporto di Cernobbio in programma l’8 e il 9 ottobre. Il crollo del ponte Morandi ha comportato infatti un allungamento di 120 chilometri per l’attraversamento di Genova da Levante a Ponente e di 70 chilometri in senso inverso, come spiega l’organizzazione.

A quasi due mesi dal crollo del ponte Morandi, quindi la stima dei danni supera i 116 milioni di euro, anche se questa è ancora approssimativa perché, per esempio, non sono stati calcolati per stilare il report i costi del personale impiegato e il gasolio consumato in più. Per Conftrasporto questa stima infatti “aumenta ogni giorno e impone alle imprese di autotrasporto di fare delle scelte”.