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Urbania, marito indagato per tangenti: moglie si suicida

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Trovato nel greto del fiume Metauro il cadavere di una donna. La 45enne era la moglie del funzionario pubblico indagato per tangenti.

Si è suicidata, gettandosi da un viadotto, la moglie del funzionario pubblico dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro, arrestato il 4 ottobre 2018 per tangenti. Anche la donna era indagata come concorrente morale. Il cadavere della 45enne è stato rinvenuto ieri, lunedì 8 ottobre, nel greto del fiume Metauro ad Urbania. La donna si era gettata dal ponte della Badia.

Gli “Appalti di famiglia”

Pochi giorni fa la Guardia di Finanza di Pesaro, al termine dell’operazione denominata “Appalti di famiglia”, ha indagato insieme ad altre sei persone un funzionario pubblico dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro, a vario titolo per induzione indebita e turbata libertà degli incanti. Stando alle accuse l’uomo, nativo di Borgo Pace (Pesaro e Urbino), quale funzionario responsabile delle procedure di gara dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro, “turbava le procedure di appalto dell’ente selezionando gli imprenditori ‘amici’ da cui riceveva in cambio dazioni di denaro, anche per effetto delle costanti pressioni esercitate attraverso continue visite presso le sedi delle imprese”, come spiegato in una nota stampa delle Fiamme gialle.

Sulla base delle intercettazioni telefoniche, i finanzieri hanno deciso di iscrivere nel registro degli indagati anche la moglie, come concorrente morale. Stando alle indagini, la donna avrebbe ricoperto un “ruolo attivo negli affari illeciti del marito” tanto da sollecitare l’uomo a “riscuotere” e a “farsi rispettare” dagli imprenditori, alcuni dei quali sembra che dovessero corrispondere alla coppia “anche 500, 1000 euro al mese” in tangenti.

Si getta dal ponte

La donna evidentemente non ha retto alla situazione. Nella giornata di ieri, lunedì 8 ottobre, i vigili del fuoco hanno infatti recuperato nelle acque del fiume Metauro ad Urbania il cadavere della 45enne. L’ipotesi privilegiata è che si sia trattato di suicidio. La moglie del funzionario pubblico indagato si sarebbe gettata nel primo pomeriggio dal ponte che sovrasta il fiume. Dopo l’arresto del marito, la donna si era trasferita nell’abitazione della madre a Sant’Angelo in Vado, città di cui era originaria.

La 45enne era scomparsa già nelle prime ore della mattina di ieri, non rispondendo alle chiamate della madre e degli amici. Attorno alle 14 un passante ha notato un’automobile parcheggiata in maniera strana nelle vicinanze del ponte della Badia. Una volta dato l’allarme, sul posto sono giunte subito le forze dell’ordine ed i soccorsi. Il volo di 25 metri dal viadotto non ha però lasciato scampo alla donna.