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Foggia, gambiano rischia espulsione: aggredì poliziotti

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Un richiedente asilo del Gambia rischia di essere espulso dall'Italia dopo aver aggredito due poliziotti. E' un effetto del decreto Salvini.

Un gambiano che aggredì dei poliziotti a Cara di Foggi rischia di essere espulso. A comunicarlo è il Viminale, che aggiunge anche che il caso sarà valutato da una commissione. Sono i primi effetti del decreto Salvini.

Uomo del Gambia rischia l’espulsione dall’Italia

Un uomo gambiano, Omar Jallov, richiedente asilo in Italia, aveva ottenuto la protezione umanitaria grazie al ricorso alla magistratura. Il suo caso doveva essere esaminato dalla commissione territoriale di Foggia per l’ottenimento di un eventuale rinnovo ma l’aggressione ai poliziotti ha accelerato la procedura. La commissione infatti sta già valutando il caso e l’uomo, per effetto del decreto Salvini, rischia di essere espulso dall’Italia.

Nel corso di alcuni controlli nelle campagne di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, la polizia ha arrestato Jallov. A suo carico l’accusa di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Omar Jallov aveva provato a investire con la sua auto due agenti. Successivamente li aveva aggrediti con l’auto di altri migranti. Il tutto nei pressi del Centro accoglienza e richiedenti asilo. Il sindacato della Polizia ha poi riferito che sono stati 50 gli extracomunitari del Cara che si sono avventati sui due agenti sferrando calci e pugni. Fortunatamente sul posto sono arrivate altre pattuglie della Polizia che hanno aiutato i due colleghi aggrediti. I due hanno riportato diverse ferite: la prognosi è rispettivamente di 15 e 30 giorni.

Rischia l’espulsione per effetto del decreto Salvini

L’uomo accusato di aggressione rischia ora di essere espulso dall’Italia. A stabilirlo è l’articolo 10 del decreto Salvini, nel quale si legge che, se un richiedente asilo compie una serie di gravi reati (tra questi rientra l’aggressione a pubblico ufficiale, ndr), il questore deve dare “tempestiva comunicazione” alla Commissione territoriale competente. Quest’ultima deve procedere immediatamente all’audizione dell’interessato per poi potersi riunire e valutare la decisione. La Commissione è infatti l’organo preposto alla valutazione delle richieste di asilo. Nel caso in cui la Commissione territoriale di Foggia decida che Omar Jallov non è meritevole di ricevere asilo e debba quindi essere rimpatriato, saranno le autorità del Gambia a dover comunicare se sono disposte ad accettare il trasferimento dell’uomo in patria.