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Napoli, tentano rapina in banca: sgominata "banda del buco"

banda del buco

Arrestati gli otto componenti della banda del buco che nel luglio 2018 hanno tentato di rapinare la filiale Unicredit di Casalvuoto, Napoli.

Sgominata una “banda del buco” a Napoli. Arrestate per tentata rapina ad una filiale Unicredit di Casalvuoto 8 persone. Il colpo era stato tentato il 16 luglio 2018 ma non portato a termine perché le Forze dell’ordine, durante un normale servizio di controllo, hanno identificato alcuni componenti del gruppo che in quel momento stavano facendo da “palo”.

Arrestati 8 componenti della banda del buco

Tentarono una rapina in banca con la “tecnica del buco”, e, al termine di un’indagine della Squadra mobile di Napoli, iniziata nel giugno scorso, gli otto componenti della banda sono stati arrestati. E’ quanto annuncia la polizia, riferendo che i membri della “banda del buco” sono tutti accusati di tentata rapina ai danni della filiale Unicredit di Casalvuoto (Napoli). Grazie ad un’accurata indagine, gli investigatori hanno permesso di ricostruire l’attività preparatoria ed esecutiva del colpo tentato il 16 luglio scorso, che avrebbe dovuto fruttare, al gruppo criminale, almeno 400mila euro che dovevano essere consegnati all’istituto proprio quel giorno.

Gli agenti hanno documentato, anche con filmati, l’attività dei malviventi, che si erano introdotti in una fabbrica abbandonata di Casalvuoto, vicina alla banca; la lì hanno scavato un cunicolo che arrivava fino all’istituto di credito. La Polizia spiega quindi che arrivati sotto la filiale i rapinatori hanno praticato un foro nel pavimento, dal quale avrebbero dovuto introdursi nella banca.

La rapina è stata sventata per puro caso. Gli uomini appostati nei pressi dell’istituto di credito con le funzioni di “palo” sono stati infatti controllati da personale delle Forze dell’ordine. Dopo il controllo, hanno quindi comunicato ai loro complici di sospendere l’operazione. A riprova del fatto che la banda aveva tentato di infiltrarsi all’interno dell’istituto di credito, trovati nelle abitazioni degli indagati e all’interno della fabbrica abbandonata un generatore di corrente alimentato a benzina, cavi elettrici collegati a lampadine per illuminare il cunicolo, attrezzi da scavo, grosse spugne e alcuni proiettili.