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Ragazza ritrovata morta sotto un cavalcavia: “Mi sono buttata”, i genitori non le credono

Viadotto Ascoli Mare

All'alba di sabato 13 ottobre 2018 è stata ritrovata sotto un ponte una ragazza scomparsa in provincia di Ascoli il giorno prima.

Una ragazza di ventotto anni, originaria di San Benedetto del Tronto, è stata ritrovata all’alba di sabato 13 ottobre mattina in gravi condizioni sotto il viadotto dell’Ascoli Mare, in direzione del palazzetto dello sport. A dare l’allarme un’operaio, che con le prime luci dell’alba avrebbe visto il corpo della donna sotto al cavalcavia, in mezzo ad un roveto. La ragazza, pur se con numerose ferite, era lucida. Tanto da raccontare ai soccorsi e agli agenti accorsi sul luogo del ritrovamento di essersi buttata di sua spontanea volontà in un tentativo di suicidio.

La ragazza è ricoverata al reparto di medicina d’urgenza presso l’ospedale Torrette di Ancona, dove è stata sottoposta ad una serie di interventi chirurgici finalizzati alla ricomposizione delle numerose fratture che presentava. Alla ventottenne hanno riscontrato fratture alle caviglie, alla colonna vertebrale, tumefazioni al volto e all’addome. Le forze dell’ordine cercheranno ora di ricostruire la giornata della ragazza, per capire e si tratti effettivamente di suicidio o se la ragazza stia cercando di nascondere qualcosa.

L’ipotesi di tentato suicidio

Dalle prime ricostruzioni la giovane, che lavorava presso un bar di Porto D’Ascoli, venerdì 12 ottobre 2018 aveva fatto apertura del locale, verso le sei del mattino. Verso le 10.30 aveva però avvisato la sua collega che si sarebbe allontanata per qualche minuto, lasciando la borsa nel locale. Non vedendola tornare la collega ha guardato nella borsa che la ragazza si era lasciata dietro, trovandovi un biglietto di addio. Messa in allarme la famiglia, sono così iniziate le ricerche, concluse solamente all’alba del giorno successivo con il suo ritrovamento.

I dubbi sulla versione della ragazza

A far dubitare famiglia ed investigatori della versione fornita dalla ventottenne, il fatto che negli ultimi giorni la ragazza sembrasse particolarmente preoccupata. Tanto da richiedere al padre di essere accompagnata al lavoro per timore che le potesse succedere qualche cosa.

Circostanze che secondo gli inquirenti necessitano ora di essere approfondite, prima di poter catalogare con certezza il gesto della ragazza come tentato suicidio. Potrebbe essere possibile che la ragazza, per motivi per ora sconosciuti, stia cercando di proteggere il suo aggressore o chi la ha indotta al gesto.