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Lodi contro la discriminazione: vola la raccolta fondi

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È record per la raccolta fondi a sostegno dei figli di immigrati esclusi dai servizi scolastici dal regolamento leghista. Raccolti 60mila euro.

I bambini non si toccano. Lo hanno deciso alla pressoché totale unanimità i cittadini di Lodi, e non solo. Sono circa 2mila le persone che fino ad ora hanno aderito alla raccolta fondi indetta dal Coordinamento di “Uguali Doveri” a seguito della decisione del sindaco leghista Sara Casanova di sospendere alcuni servizi scolastici, incluso quello della mensa, ai figli di extracomunitari. Una vera e propria corsa alle donazioni pare essersi scatenata tra i genitori e gli abitanti di Lodi che, in sole 48 ore, hanno raccolto oltre 60 mila euro. Inducendo i responsabili del Coordinamento, nato a sostegno dei figli degli immigrati, a sospendere la raccolta.

Il regolamento che esclude i figli di immigrati

Il nuovo regolamento comunale della città lombarda, su proposta del sindaco leghista, prevede infatti per le famiglie straniere un vincolo aggiuntivo nella documentazione necessaria per richiedere certe agevolazioni (tra cui servizi scolastici essenziali, specie per genitori che lavorano, come la mensa). In parole povere, se arrivi da un paese straniero, risiedi a Lodi e hai dei figli in età scolastica devi non solo presentare la dichiarazione dei redditi – come si richiede a tutte le famiglie italiane – ma anche una serie di documenti del tuo paese d’origine, che attestino la mancanza di proprietà di immobili nella patria di provenienza. Facile capire come nella maggioranza dei casi, specie se sei fuggito dal tuo paese, si tratti di documenti difficili da reperire. Secondo i genitori dei bambini esclusi si tratta di documentazioni che richiedono tempi troppo lunghi e troppi soldi per la traduzione in italiano da allegare, necessaria per garantirne validità legale.

Uguali Doveri: “Raccolti 60mila euro”

Il provvedimento, come era prevedibile, si è tradotto con l’estromissione dei figli di immigrati dai servizi scolastici. Una vergognosa violazione dei diritti contro la quale si sono opposti in massa i concittadini e l’opposizione. E tra le iniziative non solo una raccolta fondi per garantire ai bambini pasti e servizi. Stefano Cesarini, della lista 110&Lodi e componente di “Uguali Doveri”, ha fatto sapere che tutte le minoranze in consiglio comunale stanno unanimemente sostenendo “un ricorso al tribunale di Milano contro il regolamento considerato ‘discriminatorio ai sensi del diritto nazionale e/o del diritto Ue'”. E, assicura Cesarini, “Questo ricorso verrà analizzato in breve tempo. Quindi la raccolta fondi è stata sospesa perché ci aspettiamo che il tribunale accolga il ricorso e blocchi il regolamento: fino a quel momento i fondi saranno sufficienti“.

Matteo Salvini e i soliti “furbetti”

Chissà che il vice premier Matteo Salvini non decida, considerato il furor di popolo, di fare marcia indietro rispetto alle sue ultime dichiarazioni.”Non devono esserci furbetti: tutti devono pagare, tutti devono essere trattati alla stessa maniera” aveva detto il leader del Carroccio a sostegno della sindaca leghista. Una decisione “indegna e inaccettabile” l’aveva invece definita l’opposizione in una nota dei deputati del Partito Democratico. Commentando il caso Lodi su Instagram Luigi Di Maio si è detto contento della grande solidarietà dimostrata dagli italiani. Dagli italiani sì ma dalle istituzioni? “Parlerò con il ministro Bussetti – ha provato a mediare il ministro grillino – che ha già detto che si troverà una soluzione. E vi assicuro che sarà così”.