> > Franzoni, Erika, Omar: l'attuale vita dei criminali famosi

Franzoni, Erika, Omar: l'attuale vita dei criminali famosi

Franzoni, Erika, Omar: l'attuale vita dei criminali famosi

Annamaria Franzoni, Alberto Stasi, Erika e Omar, Olindo e Rosa: sono tra i condannati più celebri della cronaca italiana.

I delitti di Cogne, Erba, Novi Ligure e Garlasco sono tra le pagine della cronaca nera seguite con più interesse dai cittadini italiani. Grandissima è stata la copertura mediatica delle indagini e dei relativi processi. Tra i reati più atroci c’è quello per cui Annamaria Franzoni è stata condannata a 16 anni di carcere. L’omicidio del figlio, il piccolo Samuele, avvenuto nel 2002. Ma dopo sei anni in prigione, nel 2014, ha chiesto e ottenuto di poter scontare il resto della pena agli arresti domiciliari. Una perizia psichiatrica ha stabilito che la donna non corre il rischio di commettere un altro omicidio.

La nuova vita di Annamaria Franzoni

Oggi Annamaria Franzoni vive in provincia di Bologna, nel piccolo Comune di Ripoli Santa Cristina, frazione di San Benedetto Val di Sambro. Con lei, il marito e i due figli. L’uomo, che l’ha sempre supportata durante le indagini e il processo e che ha sempre difeso la sua innocenza, oggi lavora per il padre di Annamaria, nel campo delle energie alternative. Il figlio maggiore della coppia, Davide, 24 anni, ha recentemente lasciato gli studi per entrare nel mondo del lavoro. Con loro vive anche Gioele, nato nel 2003, un anno dopo la morte di Samuele. Ma il tribunale ha negato alla Franzoni l’affidamento del bambino.

Oggi la mamma di Cogne gode di una notevole libertà. Le è stato concesso di uscire di casa per quattro ore al giorno, durante le quali può fare la spesa, muoversi per il paese e persino recarsi sulla tomba del figlio. Gli abitanti di Ripoli Santa Cristina l’hanno accolta con generale benevolenza. Nonostante questo, sogna di andare all’estero non appena avrà scontato l’intera pena: “Voglio solo essere dimenticata“.

La Franzoni è inoltre stata condannata da tribunale per mancato compreso. Deve versare 275 mila euro all’avvocato Carlo Taormina, che l’ha rappresentata durante il processo.

Annamaria Franzoni, la mamma di Cogne

Aggiornamento 7 febbraio 2019: Annamaria Franzoni esce definitivamente dal carcere con diversi mesi di anticipo.

Il delitto di Erba: Olindo e Rosa

Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di Erba. Nel 2006 hanno ucciso quattro persone nel proprio palazzo: Raffaella Castagna e il figlio Youssef, di soli due anni, Valeria Cherubini e Paola Galli. Al momento dell’arresto, la coppia confessò, per poi ritrattare e fornire versioni contrastanti circa la dinamica del delitto. Oggi Rosa è detenuta al “carcere modello” di Bollate. Lavora in sartoria e realizza abiti, borse e grembiuli per le detenute. Olindo, invece, sta scontando la sua pena al penitenziario di Opera. La sua passione è il giardinaggio: si occupa dell’orto del carcere e tiene un diario su cui segna giorno dopo giorno i suoi progressi in giardino. Ai due coniugi è stata concessa la possibilità di incontrarsi a Opera ogni quindici giorni.

Olindo e Rosa

Erika e Omar, la strage di Novi Ligure

Erika e Omar (all’anagrafe Mauro Favaro) avevano solo 16 e 18 anni quando si macchiarono di un duplice omicidio. Nel febbraio 2001 Erika e il fidanzato uccisero con numerose coltellate la madre di lei, Susy Cassini, e il figlio 12enne Gianluca De Nardo. Entrambi sono stati condannati per la strage, lei a 20 anni di carcere e lui a 16. Ma, rispettivamente nel 2011 e nel 2010, le porte del penitenziario si sono aperte e i due sono tornati in libertà grazie all’indulto e alla buona condotta.

Durante la permanenza in carcere, Erika ha ottenuto la laurea in Lettere moderne, con una tesi dal titolo: “Socrate e la ricerca della verità negli scritti platonici”. Dopo la scarcerazione, ha trovato accoglienza presso la comunità di recupero di Don Mazzi dove sperava di riuscire a reinserirsi nella società. Ma ha riscontrato molte difficoltà nella ricerca di un lavoro perché “c’è sempre qualcuno che mi riconosce e mi tormenta“. A Don Mazzi ha più volte confessato il desiderio di recarsi in una missione in Madagascar e prestare servizio come maestra elementare.

Oggi Erika vive in provincia di Brescia, dove è stata accolta con benevolenza. Ha sempre mantenuto buoni rapporti col padre, che subito dopo la condanna della figlia ha dichiarato: “Ormai mi sei rimasta solo tu”.

Erika e Omar

Alberto Stasi e il delitto di Garlasco

Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni per aver ucciso, a Garlasco, la fidanzata Chiara Poggi, allora 26enne. Mentre il processo era ancora in corso, il ragazzo ha ottenuto la laurea in Economia con 110 e lode all’università Bocconi di Milano. Oggi, grazie a un programma lavorativo per detenuti, presta servizio in un call center. Nel 2013, alla morte del padre, Stasi ha rifiutato di ricevere una grossa eredità. È stato accusato formalmente di averlo fatto per non pagare il risarcimento dovuto alla famiglia Poggi, ma nel marzo 2018 il tribunale lo ha giudicato non colpevole.

Alberto Stasi